NUTELLA POWER di Gigi Padovani

NUTELLA POWER NUTELLA POWER Mercoledì I alle ore 18 al Circolo della Stampa in corso Stati Uniti 27. viene presentato il libro di Gigi Padovani «Gnam! Storia sociale della Nutella» (ed. Castelvecchi). Partecipano Fiorenzo Alfieri. Giuseppe Culicchia. Stefano Della Casa e Gianni Riotta. Coordina Ettore Boffano. IL 20 aprile del 1964 usciva dagli stabilimenti Ferrerò di Alba il primo bicchiere di Nutella. Alimento o merce di culto? Crema da spalmare o mito? In trent'anni di storia del Bel Paese è riuscita a rappresentare prima l'Italia del boom, poi quella della protesta degli Anni 70, trasformandosi in pulsione bulimica, materia prima della ghiottoneria, barattolo consolatorio per Nanni Moretti (1983), parola-chiave evocativa del buonismo veltroniano o dei giovani contestatori (i «Nutella Boys» che occuparono i licei del '94), madeleine proustiana, Sacro Graal della golosità, crema del peccato, superando persino le manie del dietetically correct. Un alimento magico, trasversale alla politica (piace alla destra perché incarna i valori della famiglia e alla sinistra che ne ha fatto una bandiera generazionale), la cui storia è una sorta di fiaba moderna che ha spalmato romanzi, pièce teatrali, articoli di fondo e ora il Web. L'inventore della Nutella fu Pietro Ferrerò, un pasticciere nato nelle Langhe che nel 1940 aprì a Torino un grande negozio con sette vetrine all'angolo tra via Berthollet e via Sant'Anselmo. Dopo aver tentato la fortuna anche in Africa, in un piccolo laboratorio del centro storico di Alba, in un giorno del 1946 riusci a realizzare il «pastone»: un dolce degli umili in pani solidi, di basso prezzo, al sapor di cioccolato e nocciole, per gli italiani appena usciti dalla guerra. Lo chiamò «Pasta Gianduja», in omaggio al cioccolatino tradizionale piemontese nato a Torino nel carnevale del 1867, lo avvolse in carta stagnola e incominciò a venderla sui mercati: fu un successo straordinario, la sua bottega in pochi anni si trasformò in una piccola fabbrica. Poi nel 1949 arrivò la Supercrema: secondo la leggenda dei lattai torinesi fu uno di quei panetti di surrogato a sciogliersi per il caldo estivo e tutti incominciarono a spalmare. Ma con quel nome avrebbe fatto poca strada. Con una geniale invenzione di marketing, tra SuperNut, Nutosa, Nutsy, Michele Ferrerò, figlio di Pietro e ancora oggi motore e guida della multinazionale, scelse Nutella. E il mito cominciò. Gigi Padovani

Persone citate: Castelvecchi, Ettore Boffano, Fiorenzo Alfieri, Gianni Riotta, Gigi Padovani, Giuseppe Culicchia, Michele Ferrerò, Nanni Moretti, Stefano Della Casa

Luoghi citati: Africa, Alba, Crema, Italia, Sacro Graal, Torino