Il caso «American Beauty

Il caso «American Beauty Il caso «American Beauty SIAMO a fine novembre e gli studios hanno appena un mese per presentare i film che entreranno in lizza per gli Oscar. Ha già avuto inizio, insomma, il rituale di fine anno del gioco delle previsioni per il più ambito dei premi cinematografici. E negli studios, nelle agenzie, nei ristoranti frequentati da attori, registi e gente della «Industry» si sente parlare soprattutto di un film: «American Beauty». Un altro ritratto di «suburb» americano dove niente è in realtà come appare e dove il protagonista, Kevin Spacey, trova soddisfazione solo masturbandosi nella doccia. La sua vita in effetti è piuttosto misera. Ha una moglie (Annette Bening) che lo considera un imbarazzo e che pensa solo al divano da 4mila dollari. La figlia (Thora Birch) lo vede come un fallito. Al lavoro lo vogliono licenziare. Quello che lo risveglia è la fantasia di un flirt con la più stretta compagna della figlia, una «American beauty» bionda, provocante, un po' oca, che è poi Mena Suvari. La immagina coperta di petali di rosa un una vasca da bagno ed è questo sogno impossibile che prima gli fa riscoprire la voglia di vivere e che poi lo conduce alla tragedia. «Lester sembra uno così lontano ma il suo è il tema delle nostre vite» sostiene Spacey. Il paesaggio urbano di «American Beauty» non è quello dei sobborghi spesso sereni e felici di Steven Spielberg. Che, per ironia, è stato invece l'uomo dentro la DreamWorks, il suo studio, che ha spinto questo film. E che ha scelto come regista Sam Mendes, un trenta- treenne che dopo essere diventato il ragazzo prodigio del teatro londinese ha portato a Broadway «The blue room» e la nuova versione di «Cabaret». Al suo primo film, Mendes ha una quasi certa nomination già in tasca. Lo stesso vale per Spacey. Non corressero il rischio di eliminarsi a vicenda, lo stesso vale per Annette Bening e almeno altri quattro attori del cast. Lorenzo Sorta Uip e TorinoSette organizzano martedì 30 novembre alle 21,30 al Reposi I, via XX Settembre 15, l'anteprima del film «American Beauty» con Kevin Spacey e Annette Bening. Ingresso a inviti. I biglietti sono in distribuzione la mattina di lunedì 29, a partire dalle 10, a «La Stampa» in via Marenco 32. Nelle sale a fine gennaio 2000, il film verrà riproposto da Uip e TorinoSette in un'altra serata organizzata all'inizio del prossimo anno. Il caso «American Beauty Annette Bening in ima srena del film "American Beauty»