La Stampa - Consultazione Archivio

Torino SetTorino Set VI ricordate quando Gianni Morandi si faceva chiamare Gianni Traimonti e risultava avere due zii campagnoli che avevano i tratti famigliari al pubblico televisivo di Gino Bramieri e Raffaele Pisu? Erano i primi Anni Sessanta e, per sfruttare la fama che Morandi giovanissimo aveva già acquistato come cantante, la Titanus aveva messo in cantiere alcuni film che portavano il titolo delle sue canzoni più famose («Non son degno di te», «In ginocchio da te»...) e che erano interpretati dalla coppia Gianni MorandiLaura Efrikian, poi insieme anche nella vita. Ottenevano un grande successo e costavano pochissimo, anche perché si realizzavano economie di ogni tipo. Siccome Pisu e Bramieri oltre al cinema e alla televisione erano spesso in tournée teatrale, questo poteva interrompere la realizzazione del film. Quindi il regista Fizzarotti e il produttore Goffredo Lombardo incaricarono lo scenografo piemontese Carlo Leva di reperire cascinali in tutto il Nord Italia e anche in Piemonte: siccome i due zii di Morandi risultavano contadini settentrionali, sarebbero poi serviti per girare delle scene quando per i due attori non era possibile girare a Roma. Leva cercò soprattutto in Piemonte e, in un recente incontro organizzato da Astifest, ha ricordato cosa gli successe: «Girai l'Astigiano e l'Alessandrino e incontravo famiglie contadine parlando con l'accento piemontese più calcato possibile. Mi guardavano con grande diffidenza e poi, con fare conciliante, mi dicevano che erano molto onorati, che la loro cascina però non andava bene e mi suggerivano con l'aria di rivelarmi un grande segreto la cascina del vicino...». Una ritrosia tipicamente piemontese a causa della quale l'ampia lista di titoli girati in Piemonte non si è arricchita anche di questi film, all'epoca molto popolari.