I SALMI DI LEROY AL LINGOTTO di Leonardo Osella

I SALMI DI LEROY AL LINGOTTO STAGIONERAI I SALMI DI LEROY AL LINGOTTO L'attore nelRoi David diHonegger Domenica mattina Mozart al Sermig SARA' la voce di Philippe Leroy a scandire la vicenda di Re Davide nel salmo sinfonico di Arthur Honegger, che la Rai ha programmato per la stagione dell'Orchestra Sinfonica Nazionale nelle serate di giovedì 2 (ore 20,30) e venerdì 3 dicembre (ore 21) all'Auditorium del Lingotto. Accanto al popolare attore francese come recitante, ci saranno in «Le Roi David» tre cantanti assai prestigiosi : il soprano Alexandrina Pendatchanska, applaudita di recente nel rossiniano «Comte Ory» del Regio; il mezzosoprano Nadja Michel, che vanta un'intensa attività sia nell'opera sia nella liederistica; il tenore coreano Robert Lee, vincitore dei concorsi Toti Dal Monte di Treviso e Pavarotti di Filadelfia. Sul podio, Eliahu Inbal dirigerà anche il Coro del Teatro Regio preparato da Bruno Casoni. «Le Roi David», come si è detto, è un «salmo sinfonico» diviso in tre parti e tratto dal dramma di René Morax. Fu composto nel 1921 su un progetto teatrale che prevedeva una rappresentazione all'aperto: il compositore designato doveva essere un altro, ma dopo la sua rinuncia fu interpellato Honegger, che aveva soltanto 29 anni ma era appoggiato nientemeno che da Stravinskij e Ansermet. L'organico orchestrale era semicameristico; tuttavia, quando Honegger decise di ricavare dal lavoro teatrale una versione da concerto, lo ampliò a dimensioni sinfoniche, con tanto di tromboni, basso tuba, arpa, percussioni varie e organo ad libitum. La mancanza delle scene, e dunque della dimensione visiva, indusse inoltre il compositore a introdurre una voce recitante per legare gli eventi. Nonostante ciò, un poco l'opera ne risente, e anzi lo stesso autore ne aveva sottolineato certe incongruenze strutturali che sul palcoscenico non emergono. L'esito è quello di un oratorio a forme sostanzialmente chiuse, demarcato in 27 episodi, la cui musica oscilla tra spinte in avanti e sguardi all'indietro con richiami a varie scuole e mode. Il testo di Morax chiama in campo, oltre a Davide e Saul, altri personaggi biblici come Samuele e Golia, Betsabea e Micol, Nathan e Assalonne. Sempre per il calendario sinfonico è da segnalare la replica, venerdì 26 novembre alle 21, dopo il ritorno dalla tournée in Austria e Germania, della «Sinfonia K.550» di Mozart e della «Quinta» di Mahler, che Inbal aveva già diretto il 6 novembre. Inoltre è in programma, domenica 28 alle 10,30, il secondo dei concerti cameristici, che in questa stagione si svolgono all'Arsenale della Pace del Sennig in piazza Borgo Dora 61. Questa volta si parte da Mozart («Serenata K.388, per ottetto di fiati») per sfociare in un ampio omaggio a Stravinskij. Ecco «Rag-time», del 1918, che impegna 11 strumenti tra cui cornetta a pistoni, trombone, contrabbasso, percussione e il raro cymbalon. Ecco poi il «Settimino Dumbarton Oaks», con un bel gioco di variazioni, e l'«Ottetto, per fiati». Quest'ultimo, le cui prime note vennero composte nel 1922 a Biarritz, impegna un flauto, un clarinetto, due fagotti, due trombe e due tromboni e, secondo quanto lasciò scritto lo stesso Stravinskij, ebbe origine addirittura da un sogno. Leonardo Osella Philippe Leroy e \lexandrinu Pendatchamka nel solino sinfonico di I loneggKr per In lini I sinistro •Intorno ( montilo devi il io degli niTordiilori

Luoghi citati: Austria, Filadelfia, Germania, Treviso