ALIA SCOPERTA DI MOZART E CHOPIN

ALIA SCOPERTA DI MOZART E CHOPIN UNIONE MUSICALE ALIA SCOPERTA DI MOZART E CHOPIN Grazie a Ughi e all'Orchestra di Praga a Piero Rattalino e alpianista Ilia Kim aUE STA stagione dell'Unione Musicale rivela nella sua fitta trama una serie di «scomparti», chiamiamoli così, che costituiscono dei precisi capitoli di indagine. Uno è quello che, con la partecipazione di Uto Ughi e l'Orchestra da camera di Praga, scandaglia la brevissima ma intensa stagione dei concerti violinistici di Mozart. All'appuntamento già archiviato del 24 novembre, ne segue un altro venerdì 26 sempre alle ore 21 al Teatro Regio, con la presentazione di tre Concerti: «in si bemolle maggiore K.207», «in re maggiore K.218» e «in la maggiore K.219». Per completare la proposta mozartiana, alle esecuzioni Ughi ha aggiunto un incontro con il pubblico, per la serie «Anteprima, il musicista scende dal palcoscenico», che si è tenuto il 25 al Piccolo Regio. Questo appuntamento, come gli altri della serie (imo si è svolto con Lucchesini, gli altri saranno con il Quintetto Bibiena e il gruppo vocale Daltrocanto), ha permesso all'interprete di illustrare i problemi affrontati di fronte a determinate pagine. In questo caso si tratta di un autore che, come si è detto, per il violino concertante ha scritto poco (in proporzione alla quantità complessiva di opere prodotte), ma certamente con il marchio indelebile del genio. Vi è però un altro ricco capitolo musicale che si svolge proprio in questo periodo, ed è quello dedicato a Fryderyk Chopin per il 150" anniversario della scomparsa. A coordinare e legare i complessi e problematici aspetti che presenta il repertorio pianistico chopiniano è stato chiamato uno dei massimi esperti in assoluto, Piero Rattalino. Piemontese, a lungo direttore artistico del Regio e ora con lo stesso ruolo al Teatro Bellini di Catania, Rattalino è autore di saggi profondi sulla musica pianistica, e sarà dunque molto utile seguire quanto illustrerà al pubblico nelle tre sere a tale scopo programmate in Conservatorio alle ore 21 : relazioni che, naturalmente, saranno accompagnate da esecuzioni di brani da parte di due valenti pianisti, allievi dello stesso Rattalino a Imola. Questo il calendario: mercoledì 1 dicembre Ilia Kim in «24 Preludi op. 28», «Notturno in do minore op. 48 n. 1», «Sonata in si bemolle minore op. 35»; venerdì 3 Ilia Kim e Maurizio Baglini in «Rondò in fa maggiore op. 5 (A la Mazur)», «Ballata in sol minore op. 23», «Scherzo in mi minore op. 20», Mazurche e Polacche; sabato 4 Maurizio Baglini in « 12 Studi op. 10», «Preludio in do diesis minore op. 45», «Tre nuovi studi», «Berceuse in re bemolle maggiore op. 57», «12 Studi op. 25». Le analisi di Rattalino, che faranno da guida agli ascolti, si snoderanno lungo tre linee che a molti riserveranno autentiche rivelazioni. «Macrocosmo e microcosmo» aiuterà a capire la predilezione di Chopin per forme piccole, strutturalmente limitate nella durata rispetto alle architetture di Beethoven e altri. «La patria» è la chiave per chiarire certe fonti di ispirazione non solo strettamente musicali ma anche spirituali, proiettate a livello europeo. Infine il tema della «tecnica» illustrerà le novità che Chopin introdusse nel modo di suonare (con Baglini impegnato- nell'impresa-monstre di eseguire in una sola sera l'integrale degli Studi). ILo.1

Luoghi citati: Catania, Fryderyk Chopin, Imola, Praga