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La Morra, non soltanto Barolo .IN CANTINA Paolo Massobrio La Morra, non soltanto Barolo LA Morra assomiglia a una capitale, non foss'altro per il via vai di auto straniere a tutte le ore. Sta nel cuore del Barolo, con la sua dolcezza sinuosa da conquistare in cima ad una spettacolare collina. Ed a questo punto, sarà la generosità dei paesaggi, sarà il carattere gentile del vino che nasce qui, sta di fatto che gli abitanti di questo paese sono gente aperta, generosa. Almeno quella che conosciamo noi: Giacomo Oddera, straordinario uomo pubblico radicato col cuore nelle sue vigne e Claudia Ferraresi, pittrice, produttrice di vino, anima di una miriade di iniziative per la valorizzazione del territorio. Il loro tratto signorile, la loro schiva discrezione li porta spesso a mettere in ombra la promozione dei loro vini, eccezionali per certi versi. Da conoscere. Anche perché, andando a scovare nelle loro cantine, non solo si ritrova la medesima passione per la tipicità dei prodotti, ma anche performances produttive singolari. I fratelli Oddere, ad esempio, sono usciti nel '97 con una Barbera d'Alba e una Barbera d'Asti, fatte per confrontare un vino prodotto in due località differenti. E il risultato è che se il Barbera d'Alba sembrava già pronto appena imbottigliato, quello d'Asti ha mostrato di avere una marcia di maturazione più lenta, che poi arriva in pole position e compete per la vittoria. Alessandro Locatelli, figlio di Claudia, è invece uscito con un Langhe Chardonnay emozionante, il «Flavo 1998». Un vino che emoziona, dal profumo franco, dove al primo speziato si scopre il frutto tenero che emerge con prorompenza. In bocca è elegante, leggermente tannico, anche se non tradisce ecruilibrio e morbidezza. Due aziende, due vini diversi. Figuratevi cosa non è il Barolo. Rocche Costamagna La Morra (CN) via Vittorio Emanuele, 12 tel. 0173/509225 Langhe Chardonnay «Flavo»: 15 mila lire