Esercizi al computer per insegnare l'italiano agli stranieri

Esercizi al computer per insegnare l'italiano agli stranieri Esercizi al computer per insegnare l'italiano agli stranieri Un cd-rom utile anche ai nostri studenti e due strumenti guida per farsi «bene ascoltare», il Manuale e il Dizionario di pronuncia curati da Luciano Canepari RECENSIONE Carla Marello L'INSEGNAMENTO della nostra lingua agli stranieri sta ricevendo ultimamente molta attenzione in vari luoghi: le autorità dei Comuni con forte presenza di immigrati se ne preoccupano e sempre più organicamente la scuola pubblica cerca di formare i propri docenti affinché possano affrontare l'inserimento di allievi cinesi, maghrebini, albanesi nelle loro classi. Molte università italiane, fra cui l'Ateneo torinese, affiancano le tradizionali sedi di Perugia e Siena nell'offerta di corsi per stranieri e per italiani che vogliono andare ad insegnare agli stranieri l'italiano. Anche la Comunità Europea attraverso i progetti Lingua-Socrate ha finanziato progetti per migliorare la diffusione delle lingue «meno insegnate», come eufemisticamente sono definite, ad esempio, italiano, spagnolo e tedesco. Due di questi progetti hanno cominciato a dare i loro frutti quest'anno. Uno ha il proprio centro presso l'Università di Torino, con propaggini bolognesi e perugine. E' per così dire gemellato con altri due gruppi di spagnoli e di tedeschi che si occupano della formazione di insegnanti di spagnolo e di tedesco come lingue straniere. Ha prodotto una collana di dodici testi, di cui cinque già sul mercato pubblicati da Paravia Scriptorium, per la formazione autonoma e a distanza di insegnanti di italiano lingua straniera. L'altro è il progetto del Gruppo di lavoro Italia 2000, composto da docenti e esperti di varie università (Anglia Polytechnic University, Bristol College, Cambridge, Cardiff, Castilla-La Mancha, Dublino, Exeter, Humberside-Hull, Kent at Canterbury, Lancaster, Oxford, Parma, Warwick). Dal 1994 al 1998 è stato sovvenzionato dalla Comunità Europea e propone al pubblico una prima serie di dodici unità didattiche confezionate in un pacchetto che comprende una videocassetta di un'ora circa con 12 brani filmati televisivi autentici offerti dalla Rai e da TelEtna, un corposo eserciziario di 475 pagine con attività collegate ai filmati, un Cd-Rom che offre la possibilità di rivedere e risentire i brani filmati e di fare esercizi al computer, un dischetto con esercizi, anche questi provvisti di programma di autocorrezione. Andando in rete in un sito curato dall'Università del Galles Aberystwyth, si trovano ulteriori interessanti materiali collegati alle 12 unità. Ciò che si compra è un bel pacchetto tricolore che attraverso mezzi diversi offre molte occasioni di lavoro allo studente, ma richiede un notevole impegno anche da parte dell'insegnante. Infatti l'eserciziario spiega scrupolosamente e con chiarezza quale tipo di vocabolario, di grammatica e di funzioni comunicative ogni unità didattica persegue, e suddivide le attività in quelle da svolgere prima della visione del filmato, durante e dopo, per poi passare a esercizi correlati orali e scritti. L'allievo scopre subito, da solo, se ha fatto errori quando esegue gli esercizi col CD o col dischetto, ma nessuno dei vari supporti spiega perché ha sbagliato. Dagli esercizi su supporto elettronico non ci si può aspettare più di tanto, ma il Libro di esercizi avrebbe potuto fornire una traccia di spiegazione all'insegnante in un libretto a parte. Gli autori insistono sugli aspetti comunicativi e culturali, però, trattandosi di materiali per studenti intermedi o avanzati, cioè per studenti che «fanno domande», forse ai docenti avrebbero fatto comodo indicazioni in più rispetto alle semplici chiavi di soluzione, perché alcuni degli esercizi richiedono conoscenze raffinate. Ad esempio, agli insegnanti servono utensili di grammatica moderna per far capire ai propri allievi che fra «La commedia dell'arte è sempre stata la mia forma di teatro preferita» e «La tragedia classica era sempre la mia forma di teatro preferita» o fra «Ombretta ha sempre lavorato come attrice di teatro» e «Maria lavorava sempre come attrice di teatro» c'è molta differenza anche sul piano della correttezza sintattica: le prime frasi di ogni coppia sono autonome e autosufficienti, le seconde sono come sospese, aspettano un'altra frase per significare qualcosa. Nel complesso si tratta di uno strumento molto utile soprattutto per l'abbondanza e l'autenticità dei materiali; questa indubbia ricchezza fa passar sopra a una serie di sviste ortografiche nel Cd-Rom e a certe rigidezze nella funzionalità dei comandi dei programmi. Coordinare un gruppo così numeroso e sparso è di sicuro stata una bella impresa per il gruppo metodologico formato da Anna Benevelli Bristow, Anna Bartrum, Maria Di Stefano Cocuzza, Loredana Polezzi, Luisa Quartermaine. Pubblicare e unificare materiale proveniente da fonti diverse, probabilmente con software diversi nel tempo, deve esser stata impresa difficile anche per uno dei nostri maggiori editori multimediali: mi auguro che prossime edizioni possano essere più accurate. Poiché il materiale didattico di Italia 2000 non è contrastivo, ma è destinato ad allievi di tutto il mondo, lo considero adattissimo anche agli studenti italiani. Molti dei punti su cui vogliamo far esercitare gli stranieri sono punti difficili anche per chi è di madrelingua italiana; si può partire da questi esercizi per sviluppare utili riflessioni anche nella nostra scuola media. Ouesto corso in particolare cura la differenza di registro (formale-informale) e i recenti studi dimostrano che gli studenti italiani (anche gli universitari!) hanno bisogno di esercitarsi maggiormente a non scrivere come parlano. In quest'ottica di trasporto di competenze fra insegnamento dell'italiano a stranieri e insegnamento dell'italiano a italiani, ben s'inserisce la seconda edizione del Manuale di Pronuncia Italiana di Luciano Canepari e il nuovo Dizionario di Pronuncia Italiana dello stesso autore. Nella presentazione Canepari sostiene, a ragione, che sia il manuale sia il dizionario sono destinati tanto agli italiani quanto a stranieri. Il secondo è utilissimo e di facile consultazione con la sue 60.000 forme, fra cui anche le pronunce italiane di prestiti stranieri. E' impostato secondo la tradizione dei dizionari di pronuncia inglesi e fornisce, in trascrizione Ipa, tutte le varianti possibili moderne all'interno della pronuncia «neutra» seguita da attori, doppiatori, annunciatori. Ha un'introduzione di circa 80 pagine che tratta dei principali scogli da superare per avere una buona pronuncia. Il Manuale, molto arricchito rispetto alla prima edizione, è uno strumento che va oltre l'uso nell'Università, anche se per questo è attrezzatissimo con tanti test autovalutativi incorporati. Ogni italiano interessato a farsi ascoltare quando parla dovrebbe leggere e meditare questo libro: tratta le 22 pronunce regionali dell'italiano ed è corredato da due audiocassette. Prendendo spunto da quanto affermava Nietzsche, «spesso gli uomini non accettano le cose, solo perché non accettano il modo in cui vengono dette», e applicandolo al suono di ciò che si dice, Canepari si occupa dell'intonazione, dell'esposizione orale da conferenza, della lettura recitativa, ricordando quanto sia fondamentale conoscerle meglio in quest'epoca di risorta comunicazione orale attraverso il multimediale. Italia 2000 Corso multimediale di lingua e cultura italiana Giunti Multimedia, L. 300.000. Luciano Canepari Manuale di Pronuncia Italiana Zanichelli, pp. 575, L. 80.000 Luciano Canepari Dizionario di pronuncia Italiana Zanichelli, pp. 584. L 68.000 Italiano lingua straniera-Formazione degli insegnanti, Paravia Scriptorium. MANUALI