E da una piccola noce moscata nacque la Grande Mela di Mirella Serri

E da una piccola noce moscata nacque la Grande Mela E da una piccola noce moscata nacque la Grande Mela RECENSIONE .Mirella Serri UNA pallina piccola, senni, dall'odore intonso e dall'aspetto assolutamente anonimo, ha cambiato il volto della storia d'Occidente. E' difficile, oggi, immaginare che il marroncino frutto, battezzato dai botanici «Myristica fragrans», ma più volgarmente detto noce moscata, sia stato all'origino di enormi conflitti e ili aspre contese, elio abbia creato immense fortune, causato fallimenti, provocato migliaia e migliaia di morti. Eppure proprio la noce moscata e stata nell'Europa del XVII secolo preziosa quasi quanto l'oro. Era un lusso straordinario possederne un pizzico: quella olezzante spezia aveva rivelato la sua efficacia nella conservazione delle carni poiché serviva non solo a diminuire il fetore dei cibi conservati sotto sale opporr: affumicati, ma anche perché no rallentava il processo di putrefazione. Era considerata non solo adatta alla cura di numerosi disturbi e malattie - dalla flatulenza al raffreddore alla dissenteria - ma, addirittura, i medici la smerciavano come risolutivo contro il morbo più temibile: la posto. Fu così che nel 1600 l'isola più contesa dalle potenze navali d'Occidente fu Run, uno sperduto atollo vulcanico dell'arcipelago indonesiano, dove crescevano foreste del frutto ricercalo. A rivelarci la splendida e fino a oggi ignota storia di galeoni assaltati, di forti conquistati, di uomini seviziati e torturati, tutto per un pugno di noce moscata che a partire dalla meta del Cinquecento alla meta del Seicento oppose inglesi, portoghesi e olandesi, è la dettagliata ricerca dell'inglesi; Giles Milton, «L'isola della noce moscata». I primi europei a mettere piede nel 1511 nello isole banda, di cui faceva parte Run, furono i portoghesi. Fino a quel moment.') la via delle spezie passava attraverso Costantinopoli dove la merce, che veniva poi venduta in Europa dai veneziani, arrivava dalle cosiddetto Indio orientali. Ma, dopo che l'intraprendente e crudele capitano Garda di Lisbona, capi l'importanza dell'isoletta di Run dalle cui coste il profumo della noce moscata si diffondeva por chilometri, si scatenò la corsa all'oro. L'orga- RECE.MS nizzazione di viaggi di esplorazione por raggiungere quell'Eldorado speziato si moltiplico. Se alle banda 10 libbre della panacea contro il peggior male venivano pagati; meno di 1 penny inglese, a Londra venivano smerciate per più di 2 sterline e 10 scellini, con un guadagno del 60 mila per cento: insomma con un sacchettino si era sistemati per tutta la vita, si poteva acquistare una bella casa, pagare un servitore e cambiare completamente la propria esistenza, l'orsostenere i costo- SIONE lla ri si viaggi in Orienti; alla ricerca della noce moscata in epoca elisabettiana a Londra ora nata la Compagnia delle Indio o le fiotto con bandiera britannica battevano le difficili coste dell'arcipelago indonesiano per conquistare avamposti da cui controllare il commercio d'Oriente. Mentre gli inglesi stabilirono ottimi rapporti con le popolazioni locali, trovarono temibili avversari negli olandesi, alleati con predoni e briganti giapponesi. La battaglia decisiva per il possesso dell'isola di Run fu combattuta da personaggi di primo piano, oggi trascurati dai libri di storia, come Jan Pieterszoon Coen, mercante-soldato di Amsterdam, dal viso incavato, dal naso aquilino, e il coraggioso gentiluomo inglese Nathaniel Courthope. A partire dall'ottobre 1616 i due comandanti si fronteggiarono in quei lontani mari: poi, grazie a una spiata, Courthope venne colto di sorpresa nella sua nave, circondato da una cinquantina di uomini armati fino ai denti e assassinato. Gli ufficiali inglesi fatti prigionieri vennero selvaggiamente torturati da Coen, furono portati in giro per l'arcipelago chiusi in gabbia, ricoperti di piaghe e di infezioni a mo' di insegnamento per qualsiasi ribellione. L'isoletta della noce moscata venne rasa al suolo con tutte le sue fortificazioni. Venne avviato da Coen un processo di pulizia etnica nei confronti degli abitanti che avevano stipulato dei patti di amicizia con i britannici. Le popolazioni locali furono deportate in massa, vendute come schiave e sostituite con coloni olandesi. La notizia degli eccidi, e anche della strenua resistenza di Courthope, creò in Inghilterra un forte movimento di opinione pubblica sostenuto dai mercanti della Compagnia delle Indie che sognavano di entrare in possesso di Run e che chiedevano vendetta contro gli olandesi. La risposta inglese agli oltraggi compiuti non tardò a farsi sentire. Se il placido Carlo II d'Inghilterra accettava le vessazioni olandesi con filosofia, suo fratello, l'impetuoso Giacomo duca di York, nella veste di capo della potente Royal African Company era deciso a non tollerare altri torti. Organizzò quattro vascelli con l'incarico di attaccare il torritorio della Nuova Olanda, ovvero la grande isola di Manhattan. Aveva scelto bene il suo bersaglio. La principale difesa di quell'esteso lembo di terra, Fort Amsterdam, era un forte decrepito e il governatore della città Peter Stuyvesant era afflitto dalla mancanza di uomini e di armi. La città capitolò rapidamente e si giunse ad un complicato accordo diplomatico in una data fatidica, il 18 aprile 1667. L'isola di Manhattan veniva lasciata agli inglesi e questi, con grande rammarico, ritiravano ogni pretesa da Run. Insomma per un pizzico di noce moscata la storia cambiò il suo corso, nacque New York e dalla piccola noce ebbe origine la Grande Mela. Nel 1667 gli olandesi lasciarono agli inglesi Manhattan, dove sarebbe sorta New York, per avere in cambio l'atollo indonesiano di Run, con le sue foreste di «Myristica fragrans», per due secoli al centro di lotte furibonde tra flotte e mercanti d'Europa L'AVVENTUROSA STORIA DI UN SEME PREZIOSO QUASI QUANTO L'ORO, USATO COME SPEZIA PER CONSERVARE I CIBI E COME FARMACO PERSINO CONTRO LA PESTE Per la noce moscata si combatterono tra '400 e '600 portoghesi, inglesi e olandesi: qui sopra il cantiere della Compagnia delle Indie Orientali ad Amsterdam nel 1696. Giles Milton l'isola della noce moscata traduzione dì Sergio Mancini Rizzoli, pp. 370. L. 30.000 STORIA

Persone citate: Coen, Giles Milton, Nathaniel Courthope, Royal African, Sergio Mancini Rizzoli