Nel Kosovo la festa della vendetta

Nel Kosovo la festa della vendetta Celebrato per la prima volta l'anniversario della costituzione del primo Stato albanese, nel 1912 Nel Kosovo la festa della vendetta Uccisi 6 serbi e zingari nel «giorno della bandiera» Ingrid Badurina /AGAMI) IA Episodi di sangue e brutale violenza hanno accompagnato la prima celebrazioni! dei «giorno della banditila» nel Kosovo. I festeggiamenti organizzati dagli albanesi per festeggiare l'anniversario della nascita del primo Stato albanese, nel 1912, si sono conclusi con l'uccisione di sci civili serbie rome con il ferimento di altre 11 persone. Uno degli incidenti più gravi è avvenuto in tarda serata nel centro di Pristina. Alcuni giovani avvolti nelle bandiere albanesi hanno bloccato un'automobile con a bordo un uomo e due donne serbi. L'uomo, 03 anni, che stava alla guida della piccola «Yugo», è stato tiralo fuori a l'orza dalla vettura e trascinato per alcuni metri prima di essere ammazzato con alcuni colpi di pistola a bruciapelo. Gli aggressori si sono poi scatenati contro la moglie e la suocera della vittima, picchiandole a sangue. L'attacco si è svolto sotto gli occhi di alcune centinaia di perso ne che hanno assistito senza battere ciglio. «Nessuno è intervenuto per difendere quegli anziani», ha dichiarato il comandante in capo delle forze della Nato e dell'Olili stazionate nel Kosovo (Kfor), il generale tedesco Klaus Reinhardt. Ma neanche i suoi uomini hanno potuto fare nulla per fermare i giovani albanesi che hanno incendiato la vettura dei tre. «Finora non è stato identificato nessun responsabile dell'aggressione» ha dovuto ammettere il portavoce della Kfor. Malgrado la presenza massiccia dei soldati delle forze internazionali e della polizia civile dell'Onu.gli estremisti albanesi hanno continuato a sparare per tutta la giornata. Per la prima volta nella loro storia gli abitanti del Kosovo hanno potuto celebrare liberamente il «giorno della bandiera» che ricorda la costituzione del primo Stato albanese, di cui faceva porte anche la regionejugoslava. Ma la festa si è trasformata in una feroce manifestazione di intolleranza etnica contro serbi e zingari. A Podujevo è stata data alle fiamme la casa di una famiglia serba e un uomo è stato ucciso; ancora a Pristina sono stati ammazzati due zingari. Nel timore di nuovi attacchi contro l'enclave serba di Kosovo Polje, a pochi chilometri dal capoluogo, la Kfor ha rafforzato le misure di sicurezza. Ma non è bastato: due poliziotti egiziani dell'Onu sono rimasti feriti durante una sparatoria fra gruppi di albanesi in un ristorante di Gnjilane, nel Kosovo Orientale. Nel conflitto a fuoco ha perso la vita un uomo e altri sette sono rimasti feriti. Nella stessa città è stata lanciata una granata contro un'abitazione serba, senza causare vittime.

Persone citate: Ingrid Badurina, Klaus Reinhardt

Luoghi citati: Kfor, Kosovo, Kosovo Polje