L'euro debole sul tavolo degli Undici

L'euro debole sul tavolo degli Undici Oggi il Consiglio dei ministri Ecofin che ha rinviato ancora il pacchetto fiscale L'euro debole sul tavolo degli Undici La parità con il dollaro è sempre più vicina Bruxelles tranquilla: non ci sono problemi Corrispondente da BRUXELLES Doveva essere una riunione di routine dei ministri delle Pinanze e dell'Economia europei, animata solo dal «gran rifiuto» britannico alla partenza di un coordinamento fiscale nell'Ue, ma adesso dopo gli ultimi scivoloni dell'euro - si trasformerà inevitabilmente anche in una sessione di analisi per capire i motivi dell'indebolimento della moneta comune, dofx> che venerdì questa e scesa vicinissima alla parità con il dollaro statunitense. Cosi Dggi alle 8,30 i ministri dell'«Euro 11» si riuniranno con tre punti all'ordine del giorno: l'evoluzione dei tassi di cambio, l'esame dei programmi di stabilità presentati da Austria e Portogallo e infine la discussione sulle previsioni economiche per il periodo 1999-2001 pubblicate mercoledì scorso dalla Commissione. Sul primo punto sarà lo stesso Wim Duisenberg, il presidente della Banca centrale europea ad intervenire, prima (li recarsi nel pomeriggio al Parlamento europeo per un'audizione che verterà sugli stessi temi. Ai ministri degli undici, Duisenberg dovrebbe ripetere i suo ragionamento degli ultimi giorni: (piando l'euro ha visto la luce, undici mesi fa, il suo livello rispetto alle altre valute interna zinnali era piuttosto alto e quindi adesso non preoccupa troppo il fatto che sia sceso del 15%; allo stesso tempo, però, la corsa al ribasso della moneta europea dovrebbe fermarsi perchè i fondamentali dell'economia europea tendono al bello. E ancora, come ha spiegato tre giorni fa al «Financial Times» il presidente della Beo, quel che davvero può essere preoccupante in una discesa dell'euro ò la percezione che ne possono avere i risparmiatori di Paesi che hanno abbandonato le loro monete nazionali per unirsi nell'avventura della valuta comune. Ma nonostante l'analisi della situazione sia obbligata, difficilmente dall'Euro-11 uscirà qualche riga tesa a risollevare le sorti della moneta unica: ancora ieri sera appariva improbabile che i ministri decidessero di fare oggi qualche dichiarazione sull'argomento euro. A luglio, invece, quando la moneta comuni! aveva preso un altro scivolone nei confronti del dollaro, l'Ecofin aveva alla fine deciso di assumere una posizione sui cambi dichiarando che l'euro aveva «spazio per apprezzarsi nel medio periodo». Per ora la previsione non si è dimostrata particolarmente azzeccata e comunque più che alle dichiarazioni degli Ondici, i mercati guardano ai fondamentali dell'economia e agli atti concreti dei governi europei. Proprio in questo senso l'esito dell'Ecofin di oggi, dove e in discussione il pacchetto fiscale varato due anni fa dalla Commissione, potrebbe avere un impatto negativo sulle sorti dell'euro. I ministri delle Finanze si troveranno infatti in conflitto aperto: da una parte i tredici Paesi - tra cui Italia, Francia eGermania sono i più agguerriti - che sostengono la necessità di varare al più presto il pacchetto, che comprende anche una ritenu¬ ta per i redditi da interessi dei cittadini europei percepiti in un altro Paese dell'Ue; dall'altra la Gran Bretagna che rifiuta assolutamente di applicare questa regola al fiorente mercato degli Eurobonds, le obbligazioni trattate alla City londinese, e il Lussemburgo che chiedo la stessa esenzione per i suoi fondi d'investimento. L'appuntamento di oggi è l'ultimo previsto prima del vertice dei capi di Stato e di governo ad Helsinki, a metà dicembre, che avrebbe dovuto decidere sull'argomento, ma a Bruxelles i ministri quasi certamente non arriveranno a nessuna soluzione. L'op¬ posizione di Londra, infatti, rende impossibile progredire sulla materia fiscale, dove ogni decisione deve essere presa all'unanimità. Resta da vedere che cosa deciderà oggi la presidenza finlandese dell'Unione Europea: potrebbe stabilire di portare lo stesso il capitolo fìsco all'esame del vertice di Helsinki o invece stralciarlo dai lavori di quel consiglio e decidere rimandarlo a tempi più favorevoli. In qualsiasi caso l'esito dell'Ecofin di oggi rischia di essere letto come un messaggio di debolezza dell'Europa, con ripercussioni evidenti anche su I l'andamento moneta, [f.man.] 1,049988 -fÉ# UNA SETTIMANA DIFFICILE ■'Wyfv.y,?Jjh cambio euro/dollaro dal 18 novembre) '^mmmmmmmmmmm 1,009995

Persone citate: Duisenberg, Wim Duisenberg