Som, Crudele, De Benedetti, Sella: via nella scia di Bill Gates

Som, Crudele, De Benedetti, Sella: via nella scia di Bill Gates I NOMI E GLI AFFARI Som, Crudele, De Benedetti, Sella: via nella scia di Bill Gates Valeria Sacchi si legge in una ricerca di Kpmg sul commercio elettronico che il 20% delle impreso europee occidentali con un fatturato vicino ai (i00 miliardi da tre anni si serve di Internet per il lancio di nuovi prodotti, mentre il 75% comunque utilizza la rete «on line» per promuovere prodotti o servizi già esistenti. Il totale delle transazioni, stimato finora intorno ai 540 mila miliardi di lire, balzerà nel 2002 a tre milioni e 800 mila. Internet, insomma, scava inesorabilmente le fondamenta del Vecchio Mondo sostituendone modelli e stili di vita. Come stupirsi, quindi, se due signori come Renato Som e Pierluigi Crudele vengono addirittura travolti dal successo delle due piccole società che portano in Borsa, diventando in pochi Som £iomi popolari come Raffaella Carrà? E' possibile che, più che montarsi la testa, i due si siano un po' spaventati, gli a m m i r a t or i non bisogna deluderli. Edifatli ecco Soni, il Bill Gates dell'immaginario collettivo italiano, rafforzare la guida del suo piccolo gruppo assoldando come consulente l'ex amministratore delegato'di Eni e di Telecom Franco Bernabò, uomo di importanti contatti internazionali. Il quale appare lietissimo della nuova sfida. E mentre Carlo De Benedetti lancia Cirlab, costola di Cir con sede a Milano e a Palo Alto, per investire nella nuova dimensione Web e preconizza: «La Rete sarà la nuova rivoluzione industriale», Maurizio Sella, presidente dell'Abi e padrone della banca omonima, spiega che propriograzie alla sua leaderslùpnell'e coni merce con i pagamenti via inter¬ net, di 650 negozi virtuali, dunque alla Rete, l'istituto di famiglia potrà continuare ad essere indipendente e privato, iìd ecco una delle clienti di Sella, Gabriella Spada, direttore di Giacomelli Sport, catena leader di articoli sportivi, lanciare attraverso Internet un catalogo di diecimila articoli per tutti gli sport, più video, ed e biglietti per eventi sportivi. In questi giorni, Nart.com, due settimane di vita, ha lancialo da New York la prima asta on line che comprende anche opere di Picasso e Renoir. Se non sorgeranno problemi legali, anche Christie's (controllata da Francois Pinault) e Sotheby's dovranno presto seguirne l'esempio. Ma intanto, proprio su Internet, è alle porte una guerra spietata dei vari operatori contro la Tele- Franco coro di Rober- Bcrnabé Carlo De Benedetti to Colanbino e la nuova offerta di un collegamento a prezzi stracciati che, grazie ad un modem, non bloccherà il telefono di casa. Su Fast Internet sono già stati chiamati in causa il presidente di Antitrust Giuseppe Tesauro, e quello dell'Authority per le comunicazioni, Enzo Chefi. Resiste all'Internetmania il vecchio, buon libro. Nemmeno negli Usa il libro elettronico riesce a conquistare lettori, almeno per ora. Ma per chi voglia ritrovare in Italia un'opera fuori catalogo è invece in arrivo «Lampi di slampa» (società che ha come azionisti le Messaggerie di Luciano Mauri, la Bibliografica e Legoprint). A richiesta, e a prezzo accessibile, fornisce testi stampati in digitale. Anche intomo al mondo della televisione la competizione si ac¬ cende di nuovi! scaramucce. Il presidente di Kos Cesare Romiti attacca sia la decisione dell'amministratore delegato dell'Enel Franco Tato di entrare in Telepiù, sia il monopolio Rai, in questo, ma solo in questo, trovandosi in sintonia con il presidente di Mcdiaset Fodele Confalonieri. In Rcs la voglia di Tv è sempre più forte, e forte la nuova vocazione a proporsi come importante produttore di programmi, come dimostra il fatto che Rita Rusic (ex Cecchi Gori) e Edwige Fenech sarebbero state assoldate come consulenti per film e telenovelas. Su leggi e leggine dice la sua l'ex presidente della Rai Letizia Moratti, «battitore libero» alla ricerca di un nuovo ruolo dopo il divorzio da Rupert Murdoch. Quanto all'ex di Rita, Vittorio Cecchi Gori, per risolvere i problemi di Francois Telemontecar- Pilt lo sarebbe sceso ora in campo Francesco Micheli, pure lui con una gran voglia di ritornare protagonista della scena economica. Per non smentire la legge dei corsi e ricorsi, ecco rispuntare gli hedge funds, bestie nere della crisi dei mercati mondiali nell'anno 1993, vale a dire l'altroieri. Dopo il recente convegno promosso a Milano dalla Banca Syz e Alfredo Piacentini, tocca a Paolo Basilico annunciare, attraverso la Kairos, il prossimo varo dei primi hedge funds italiani, investimento minimo a partire da due miliardi. Martedì l'assemblea di Intesa allargherà il consiglio per comprendervi i rappresentanti del coté Comit. Arriveranno certamente in consiglio l'amministratore delegato di Generali e ex vicepresidente di Comit Gianfranco Gutty, e Axel von Ruedorfferper Commerzbank. Incerto il nome per il posto che spetta a Mediobanca-Hdp: toccherà a Maurizio Romiti, a Vincenzo Maranghi oaiin terzo in rappresentanza dei due? Intanto, Lucio Rondelli e Alessandro Profumo proseguono trattative serrate con Emilio Ybarra, presidente del Bilbao. Come andranno d'accordo il Diavolo (piazza Cordusio) e l'Acqua Santa, ovvero i ragazzi del Bilbao, tutti di stretta formazione Opus Dei? Rimasto a bocca asciutta, il presidente della Popolare vicentina Gianni Zonin cerca di rivalutare la carta di riserva che gli è rimasta in tasca: la membership nel nocciolo duro di Bnl che divide con Ina e Bilbao. Qualcuno afferma che, con i quattrini che spera di ricavarne, egli abbia in progetto di acquistare una quota in Banca Gianni di Roma. Zonin Som Franco Bcrnabé Carlo De Benedetti Francois Pinault Fedele Confalonieri Gianni Zonin

Luoghi citati: Bilbao, Italia, Milano, New York, Roma, Usa