Resta ai Ds il seggio di Domenici

Resta ai Ds il seggio di Domenici IL COLLEGIO FIRENZE-8 Resta ai Ds il seggio di Domenici Nei Comuni del Chianti-Valdarno ora pesano i voti di Rifondazione Francesco Matteini corrispondente da FIRENZE Il voto nel collegio Chianti-Valdarno (dieci Comuni della provincia di Firenze) ha riservato una clamorosa sorpresa. L'affluenza non è calata, ma addirittura franata a livelli inimmaginabili anche dalle previsioni più fosche. La percentuale votanti alle 22 parla chiaro: alle urne è andata meno della metà degli elettori. Tre anni fa il collegio si ora confermato uno dei più «ligi» all'appuntamento elettorale con una affluenza del 91,1 %. Ieri si è arrivati appena al 49,4, con una flessione del 41,7%. Scontato, invece, il risultato del voto. Il seggio alla camera dei Deputati va al candidato dell'Ulivo Michele Ventura, diessino, ex vicesindaco di Firenze, ex assessore alle Attività produttive della Regione (carica dalla quale si è dimesso al momento di accettare la candidatura), che, ad oltre metà delle sezioni scrutinato, viaggiava su un rassicurante 56,8%. Il 29,6% è andato al candidato del Polo Enrico Bosi, giornalista, consigliere regionale di An; il 12% al sindacalista Giovanni Barbagli, candidato di Rifondazione comunista; 1' 1,6% a Franca Vennarini, candidata della Lega. Nel collegio 8 si tornava a votare per sostituire alla Camera il dimissionario Leonardo Domenici, eletto a giugno sindaco di Firenze. Il centrosinistra sapeva di poter riconfermare il seggio senza grossi problemi nonostante la rottura con Rifondazione. Troppo il divario fra i due schieramenti per pensare ad un ribaltamento delle posizioni. Domenici era stato mandato in Parlamento dagli (.-lettori del collegio Chianti-Valdarno con il 69,9% dei voti. Alla candidata del Polo Gaia Checcucci, esponente di An, era andato il 30,1. Così la corea del diessino Michele Ventura si era subito profilata in discesa. Ma se l'assegnazione del seggio era scontata, lo stesso non si può dire di altri aspetti politicamente significativi per interpretare alcuni dei quali occorrerà il risultato definitivo dello spoglio. Prima di tutto è da valutare l'ottima prestazione di Rifondazione comunista (probabilmente meno penalizzata degli altri partiti dall'astesionismo), che nelle precedenti elezioni era schierata con l'Ulivo e contribuì al largo successo di Domenici. Da tempo i rapporti fra il centrosinistra e il partito di Bertinotti si sono incrinati e in Toscana il dualismo a sinistra è particolarmente sentito. La tenuta o meno dell'Ulivo, depurato dall'apporto dei comunisti, è da valutare con grande attenzione soprattutto se si considera che Rifondazione ha già ufficialmente dichiarato che presenterà un proprio candidato alle prossime elezioni per la presidenza della Regione. Un annuncio che lascia intravedere al Polo toscano uno spiraglio in una competizione che altrimenti appariva segnata in partenza. C'è poi da analizzare il clamoroso VENT(Ulivo)GIOVABARB(RifondCOSI NNI AGLI zione) FRANCA VENNARINI (Lega) NEL 1996 ULIVO 69,1% POLO 30,9% crollo di votanti. Tre anni fa il collegio Chianti-Val d'Arno aveva fatto registrare una percentuale fra le più alte della regione. Ieri questo dato si è quasi dimezzato. Il partito del non voto è il vero trionfatore di queste elezioni in Toscana. La stanchezza per le troppe chiamate alle urne, il livello non da «copertina» dei concorrenti, la mancanza di temi forti sui quali confrontarsi, hanno favorito il più completo disinteresse da parte degli elettori. Si è verificato il fenomeno opposto a quanto accadde due anni fa per le elezioni suppletive in Mugello, quando per la sostituzione del senatore Pino Arlacchi si confrontarono Antonio Di Pietro, Giuliano Ferrara e Sandro Curzi. In quell'occasione i riflettori della politica nazionale si accesero per giorni e giorni sui paesi interessati al voto e i contendenti non risparmiarono energie e trovate pubblicitarie per attirare l'attenzione. Questa volta non è stato così. Una dimostrazione che, purtroppo, la politica, se non è «politica-spettacolo», non tira più. FIRENZE COLLEGIO B (tutte le sezioni) (si sostituiva Leonardo Domenici) MICHELE VENTURA (Ulivo) GIOVANNI BARBAGLI (Rifondazione) FRANCA VENNARINI (Lega) COSI' NEL 1996 ULIVO 69,1% POLO 30,9%

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