Storia d'Italia, un dramma ridicolo di Oreste Del Buono

Storia d'Italia, un dramma ridicolo LA LETTERA di O.d.B. Storia d'Italia, un dramma ridicolo GENTILK signor Oreste del Buono, sono una torinese di ottant'anni. Nei giorni scorsi ho visto in TV la nipote ili Mussolini che dichiarava di sentirsi molto orgogliosa del proprio nonno. Mi sono tornali in mente gli anni titilla mia fanciulle/./.,! (piando frequentavo l'Oratorio delle suore «Maria Ma/.zarello» di viii emiliana, lira un ambiente prevalentemente operaio e le nostre compagne ci avevano insegnato una canzoncina che si prestava molto ai nostri giochi. Diceva cosi: «Oliando sarà abolito il capitale e splenderà il bel sol dell'avvenire». A me piaceva molto e la canterellavo anche' striniti facendo. Un giorno, mentre stavo per imboccare via Cumiana, mi si avvicinò un uomo e mi chiese: «Dove hai imparato questa canzone?». Io, tranquilla, risposi che l'avevo imparata dalle suore, Da quel giorno le nostre povere suore, piuttosto preoccupate, ci proibirono di cantare tale canzone. Bei tempi, vero? Con le spie che giravano per le strade! C'è proprio tla essere orgogliosi eli un tale personaggio! Teresa Filippello, Torino g; ENTILE Signora, il suo aneddoto è delizioso. La Storia d'Italia, quando non è drammatica, è ridicola. Ma il massimo delle- volte è irresistibilmente tutt'e due le- cose, un groviglio di fatti contraddittori eli cui si cerca vanamente di trovare una spiegazione plausibile e duratura. Così, silurine innocenti possono diventare- pericolose sostenitrici del Sol dell'Avvenire- nell'ignoranza generale di spie e- spioni. liei tempi, vero.'' Ma anche oggi non si scherza. Anzi, si può scherzare moltissimo. Oreste del Buono

Persone citate: Mussolini, Oreste Del Buono, Teresa Filippello

Luoghi citati: Italia, Torino