Un sodomita nel labirinto malese di Claudio Gorlier

Un sodomita nel labirinto malese Domani le elezioni politiche in un clima di insinuazioni e vendette Un sodomita nel labirinto malese tende un Claudio Gorlier QUESTA è la storia di Anwar Ibrahim, che sarei tentato di definire il Craxi della Malaysia. L'analogia risiede nel fatto che Anwar, giunto ai vertici del potere, ne ò stato spazzato via da una complessa vicenda giudiziaria, condannato indio scorso aprile a sei anni per «abuso di potere»; la differenza con la vicenda dell'ex leader psi è che egli si trova in carcere, e che l'accusa [li it grave, per la quale utItro processo, si chiama sodomia. Il nuovo processo e stato rinviato verosimilmente perché lunedi 29 novembre si terranno in Malaysia le elezioni politiche, e Anwar è il candidato primo ministro dell'opposizione. La vicenda inizia poco piti ili un anno fa. Anwar, vice primo ministro in irresistibile ascesa destinato alla successione del capo ilei governo Mahatir bili Mohamail (li cui è il riconosciuto delfino, cade in disgrazia, viene arrestato e posto in isolamento. Si sussurra che Mahatir si sia ingelosito, che Anwar mostri simpatia per i dissidenti, i quali bollano il governo eli corruzione e autoritarismo. Ero a Koala I.iimpur, la splendida città con i due più alti grattacieli del mondo, nel dicembre scorso, quando il processo ebbe inizio, e posso assicurare che si trattava dell'avvenimento del giorno. I due principali quotidiani, The Star e il New Stratis Times, dedicavano la prima pagina alla vicenda, con titoli cubitali e ampio corredo fotografico, tenendo conto che in Malaysia stampa, radio e televisione sono virtualmente controllati dal governo. Capannelli di curiosi stazionavano dalla mattina alla sera davanti al palazzo di giustizia, discutendo animatamente. Le cronache fatalmente accendevano una curiosità illusi morbosa scendendo a particolari piccanti, come quando, in una deposizione drammatica, l'autista eli Anwar confesso ili essere stato violentato dal suo incalzante superiore («Ero uno schiavo elei sesso», gridò). Modesto spazio veni vìi dedicato alle dichiarazioni della moglie e delle figlie ili Anwar, compatte nel difenderlo. In realtà, Anwar aveva fama di essere un donnaiolo, ma non si trattava di unii pratica chi; ricadesse sotto i rigori della legge islamica, a differenza della sodomia, penalmente perseguibile. L'accusatore, S. Augustine Paul, si mostrò implacabile sin dall'inizio, e tra l'altro condannò uno degli avvocati di Anwar, Zainur Zakaria, a tre mesi di carcere per disprezzo della corte. Un altro avvocato, Tommy Thomas, per la stessa ragione si beccò sei mesi dal giudice della corte suprema Kamalanathan. Dopo la fiammata di dicembre, il processo imboccò la stradii della corruzione, grazie alla testimonianza di un alto funzionario, Amir, il quale dichiarò di aver intrattenuto rapporti ili affari con Anwar per conto proprio e di un ricco uomo d'affari. Conviene rammentare che, proprio in quelle settimane, l'altra notiziit del giorno riguardavi! i pesanti attacchi contro il finanziere americano Soros, indicato come responsabile della crisi economica del Paese a causa di pretese, serie interferenze e speculazioni. Così, settimana dopo settimana, l'accusa di sodomia perse vigore e venne posticipata, mentre il processo si trasformò in un'autentica replica malaysiana eli Mani pulite. Di qui la condanna in aprile, e un rinvio ti novembre del processo per sodomia, ora rimandato indefinitamente, Il partito di Mahatir, Umno (United Malays National Organization), punta al successo il 29: Dr. M., comi: viene pcipoliii'ineni.e chiamato il primo ministro, che e un medico, ha 73 anni ed al potere dal 1981, e Lini, il capo del partito di opposizione, il Democratic Action Party, liti dichiarato che sconfiggerlo equivarrebbe a mettere k.o. Tyson. Del resto, se mai l'opposizione ce la facesse, difficilmente Anwar verrebbe prosciolto, a fronte della resistenza della magistratura. E gli intellettuali? Sussurrano. Complessa e labirintica è la cultura politica della Malaysia. L'irresistibile ascesa del vicepremier [renata da un 'accusa infamante. «Schiavo del sesso» Kuala Lumpur, capitale malese. A sinistra il premier Mahatir bin Mohamad

Luoghi citati: Kuala Lumpur