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Si cerca una cura per il caro-benzina il petrolio corre verso i trenta dollari. Ronchi a Bruxelles fra due settimane. Bersani accelera sulla riorganizzazione Si cerca una cura per il caro-benzina Resterà, ma invariato, lo sconto fiscale sulla super Hattauilu Masci RÓMA La settimana chi: si apre domani iarà dedicata dal governo a definire .iii.i strategia per affrontare il /•■i tiginoso rincaro della benzina, il 11 dicembre, infatti, il ministro dell'Ambiente Edo Ronchi si dori à pi esentai e in sede di Commislione europea con una proposta chiara i fattori che il governo lovra tenere presenti sono orinai ioti il primo e il prezzo del uh. :he ha sfondato la soglia ii un,imi dei 27 dollari a barile e ,iuii imi viaggiare verso i 30. I Paesi Opec, d'altronde, hanno de.iso ii ridurre l'estrazione e i Iraq, :iie ha un disperato biso,,ii.i li fondi ha ottenuto il ,i in dall'Onu di esportare ,,i ■ ggio per il solo acquisto di /iveri, uà deciso di «non valersi» li mesta possibilità allo scopo di -,i 11 ii.ii ■ ■ una pressione politica mila ni abolizione dell'embargo inflittogli a suo tempo. V. questo uà aggravalo la situazione. J'à ila ié, i|iiindi, che se si vuole' il 111,ni,u i: il problema del greggio in zia adicale occorrono scelte di polil.ii ,i isloi a c di rapporto con i ,i,i, a )pec. Uà (fui la necessita, .iii.i oiiii,mi a ieri sulla Stampa dal .ih i.i,..,.,,i litui io all'Industria Uniiurte ,n pi, di darsi una linea in .i ai ai Unione europea. il petrolio poi, com'è noto, si .i,.i-,,i in dollari, ma la nostra inumi,! l'euro - ha perso terreno rispetto alla divisa americana a imi ivo della lentezza della nostra . , ni aiiia rispetto a quella d'oltre il luiii ii o, i' quindi il petrolio lo paghiamo ancora di più. ■•in |ui, il nostro governo si a e Munii' a tematiche che in. può illrontare da solo, ina li in in- lo faccia con i partii ,.ii.ailai i. Ci sono invece ila i ., liti che si possono operare in casa. La prima ì: la pressione fiscale: su cento lire di benzina ne diamo al fisco oltre 74. belle oltre 2000 lire che pachiamo per un litro, all'incirca 1500 (occorre dire all'incirca, perché orinai i listini sono fin troppo oscillanti) se ne vanno in tasse. Le Finanze hanno già rinunciato a 30 lire al litro e contano di estendere questo «sconto» fino almeno a febbraio, poi si vedrà. Nessuno di noi, per la verità, si è accorto di tanto magnanimo gesto, in quanto nel frattempo l'aumento della materia prima ha riassorbito largamente lo sgravio. E' possibile che il governo riveda ulteriormente il prelievo fiscale sulle benzine? Pare improbabile stando alle dichiarazioni del ministro Bersani, ma si vedrà. La questione delle questioni, per l'Italia, come ha ricordato più volte Carpi, è pero la rete distributiva: troppi punti vendita, troppi gestori, costi troppo alti per i trasporti. Si sta intervenendo, ma il processo non potrà che essere relativamente lungo (due, tre anni). Resta in piedi anche la via segnalata dal ministro Ronchi, che vuole ridurre i costi riducendo i consumi: è l'ipotesi del ripristino delle domeniche senza auto, come avvenne già nel '73. Ma proprio alla luce di quella esperienza, si è visto che il gioco non vale la candela, anzi che il risparmio nell'acquisto di carburante (quantificato in 2200 miliardi) si tradurrebbe in una perdita enorme (5400 miliardi) di gettito fiscale. Insomma la pezza sarebbe peggiore dello strappo. Le tessere del puzzle sono queste. Il governo dovrà deciderne l'assemblaggio. Il ministro dell'Industria Bersani