Massacrati dal nipote per l'eredità
Massacrati dal nipote per l'eredità Chiavari, il giovane si è fatto aiutare dalla fidanzata. Visti da una pattuglia in servizio antifurto, sono stati interrogati e hanno confessato Massacrati dal nipote per l'eredità Assassino a 20 anni con la complicità dei genitori Marco Rafia CHIAVARI (Geova) I PRECEDENTI Marco Rafia CHIAVARI (Genova) Due ragazzi di vent'anni hanno massacrato i nonni a coltellate, cercando poi di simulare una rapina con la complicità del convivente della madre, figlio delle vittime, per assicurarsi un'eredità miliardaria. Le vittime sono Silvano Morachioli, 78 anni, ex ufficiale di marina, e la seconda moglie Nicoletta Nicolella, 78 anni, preside di liceo a rirxiso. A uccidere è stalo il nipote acquisito delle vittime, un ragazzo di vent'anni, Simone Fazio Morachioli, con la complicità della fidanzata coetanea, Sonia Franceschi, e del convivente della madre, Giovanni Battista, 40 anni, figlio di uno dei due pensionati massacrali. Sono stati arrestati entrambi dai carabinieri del comando provinciale di Genova, con la convivente di Giovanni Battista e madre dell'omicida, Pia d'Amato di 39 anni, e accusati di «omicidio volontario con premeditazione». Teatro del delitto un appartamento al terzo piano di un'elegante palazzina di corso Dante, nel pieno centro di Chiavari (Genova), a poche decine di metri da dove, il 6 maggio del '96, venne massacrata Nada Cella, giovane impiegala in uno studio di commercialista. L'assassino della ragazza non è mai stato individuato. E anche il delitto dei due anziani avrebbe potuto essere un altro dei molti crimini insoluti che da anni sono l'incubo degli investigatori del Levante ligure. Invece proprio la confessione della fidanzata dell'omicida, individuata quasi per caso e interrogata dai funzionari di polizia di Chiavari e della squadra mobile di Genova, mentre in contemporanea i carabinieri ascoltavano in caserma a Chiavari il fidanzato, ha permesso di risolvere in poche ore un caso che avreb- DO potuto anche non avere mai una spiegazione e un colpevole. Gli uomini del commissariato di polizia di Chiavari, si erano ricordali che durante speciali servizi antifurto disposti nell'edificio di corso Dante avevano notato una ragazza che entrava e usciva dall' appartamento dei coniugi uccisi assieme al nipote e ad altri parenti. Sonia Franceschi, arrestata a sua volta, è crollata confessando di essere appositamente andata giovedì pomeriggio assieme a Simone nell'appartamento di corso Dante, con l'intenzione di uccidere gli zii acquisiti del suo ragazzo per impossessarsi della loro eredità. Avevano portato con loro un coltello, che però non è stato ritrovato dagli investigatori. Il movente, sempre secondo le prime ricostruzioni, sarebbe la cospicua eredità, si parla di immobili per alcuni miliardi, che con la morte dei due anziani sarebbe finita nelle mani del figlio e dei nipoti. I corpi delle due vittime erano stati scoperti nella tarda mattinata, dopo che per tutta la giornata di venerdì amici e conoscenti dei due anziani avevano inutilmente cercato di contattarli sia suonando alla porta sia telefonando. Nicoletta Nicolella era nell'ingresso dell'appartamento, il corpo sfigurato da dieci coltellate, il manto, anche lui massacrato di colpi, qualche metro più avanti, nel tinello. Dalla posizione dei corpi gli inve¬ stigatori avrebbero trovato conferma al racconto della ragazza: ad aprire la porta sarebbe stata la donna, subito aggredita a coltellate. Il rumore del corpo che cadeva ha richiamato nell'ingresso il marito, che dopo un attimo di sbalordimento avrebbe poi cercato di fuggire verso il tinello. Qui il nipote lo avrebbe poi raggiunto e ucciso. Poi i due fidanzatini sarebbero tornati a casa e avrebbero raccontato l'accaduto a Giovanni Battista Morachioli. L'uomo - sempre secondo la confessione di Sonia sarebbe sucessivamente andato nell'appartamento del padre per cancellare le tracce. Una circostanza questa oggetto degli interrogatori cui Giovanni Battista Mora¬ chioli è stato sottoposto per tutto il pomeriggio. Il suo interrogatorio, quello della sua seconda moglie e dei due fidanzati si sono svolti nella caserma dei carabinieri di Chiavari. Silvano Morachioli, presidente della sezione di Chiavari dell'unione ufficiali in congedo, era rimasto vedovo una decina d'anni fa, e si era risposato con la professoressa Nicolella, preside del liceo scientifico Marconi. Secondo indiscrezioni, dopo la morte della madre sarebbero nati i primi contrasti con il figlio Giovanni Battista a proposito dell'eredità che l'ex ufficiale avrebbe deciso di gestire direttamente. Nel frattempo Giovanni Battista, che aveva prestato servizio militare nei carabinieri, cercando poi senza riuscirci di entrare nell'Arma ed aveva lavorato per qualche tempo come guardia giurata, si era separato dalla moglie ed era andato a convivere con Pia d'Amato, che gestisce una rosticceria a Sestri Levante. Nicoletta Nicolella, preside per molti anni del liceo scientifico di Chiavari, era una donna molto attiva: di recente aveva deciso di scrivere un romanzo e proprio venerdì mattina avrebbe dovuto ricevere in casa una collega con la quale rivedere le bozze del suo lavoro. La donna ha bussato a lungo, inutilmente, senza immaginare che oltre la porta c'era il corpo martoriato della sua amica. I carabinieri davanti all'ingresso dell'abitazione dei coniugi uccisi PIETRO MASO. A Montecchia di Crosara ( Verona) il 17 aprile'91 Pietro Maso. 20 anni, uccide i genitori, ricchi agi k oltori. 11 aspetta al rientro dalla messa e li ammazza a colpi di bastone, con l'aiuto di 3 amici. Dopo, i 4 ragazzi vanno in discoteca. Pietro voleva l'eredità, «pei poter fare la bella vita». NADIA FRIGERIO. A Verona, il 4 novembre '94. la donna. 33 anni, ammazza la madre per impossessarsi del suo modesto alloggio. 1 a aiuta il fidanzato: i due addormentano la donna col sonnifero, la strangolano. Poi scaricano il corpo in un fosso, e nella borsa nascondono profilattici, pei farla passare da prostituta. GIOVANNI ROZZI. Il ragazzo, 25 anni, il 26 dicembre '92 a Cerveteri, vicino Roma, uccide, insieme ad un amico, il padre e la madre. Il giovane, che gestiva una pizzeria, racconta di aver trovato i cadaveri dei genitori, ma viene smascherato. Li ha uccisi mentre erano a letto, a colpi di pistola.
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