Le cinque idee du Oscar del novecento di Renato Rizzo

Le cinque idee du Oscar del novecento Premiati a San Marino la televisione, il robot, l'aereo, la penicillina e il riciclaggio Le cinque idee du Oscar del novecento «Ecco le invenzioni che hanno cambiato la società» Renato Rizzo inviato a SAN MARINO Glie cos'hanno in comune la televisione, il robot, l'aeroplano, il riciclaggio, la penicillina? Sono gli Oscar del secolo, le cinque grandi idee che hanno rivoluzionato la società, l'ambiente, la scienza, il lavoro, la tecnologia, il nostro modo di pensare e di agire. A queste invenzioni, i lampi più forti che s'alzano su tutto l'inventario delle scoperte, spesso effimere o insolenti, del Novecento declinante, San Marino dedica il suo Premio internazionale. Proprio come se fosseropersone: eroi da ringraziare con una medaglia. Alle spalle di questa scelta, culminata ieri in una festa al teatro Concordia, un lungo percorso ad ostacoli: prima una selezione realizzata da un gruppo di esperta - dall'immunologo Aiuti a Garattini a Veronesi, da Realacci alla Slepoy a Gregotti quindi un'ulteriore scrematura da parte della giuria composta da alcuni direttori di importanti giornali italiani e stranieri. Frugare nel magazzino delle quasi quaranta invenzioni arrivate, per cosi dire, in finale è come calarsi nel vortice dei simboli e degli emblemi del secolo breve. Per il settore Ambiente il primo posto è stato ottenuto dal Riciclaggio, visto soprattutto come momento di consapevolezza di fronte alla limitata disponibilità delle risorse naturali. Quasi un premio di incoraggiamento dal momento che in Italia, a tutt'oggi, viene riutilizzato solo il 7% dei rifiuti. Le piazze d'onore di questa classifica sono andate allo Sfruttamento dell'energia rinnovabile, ai Pesticidi, alla Valutazione d'impatto ambientale e alla Spettrometria di massa. Il Robot è il vincitore della sezione Impresa: questo termine, che in slavo significa «lavoro forzato», appare per la prima volta nel '21 in un'opera di Karel Capek. Allora battezzò un inquietante umanoide elevato a simbolo dei rischi d'una perversa meccanizzazione: oggi, nelle indicazioni dei giurati, identifica in particolare quella automazione delle produzioni che solleva l'uomo dalla fatica fisica. Sul traguardo di San Marino, Robot lascia alle proprie spalle, oltre all'Orario Flessibile, una sorta di parente prossima: la Catena di Montaggio. Con buona pace di Chaplin e delle sue profezie di tempi moderni. «Non solo un utile mezzo d'informazione in grado di creare cultura universale, ma tipica espressione di una società in continua evoluzione e ancho strumento di intrattenimento diventato fenomeno di massa»: ecco l'articolata etichetta che sigilla il primo posto della televisione nell'ambito della sezione Società. Certo era stato assai meno articolato Borges quando aveva simpaticamente sentenziato: «La tv è una metafora della morte dell'intimità». Ed era stato più graffiarne Orson Welles: «Odio la televisione, come le noccioline. Ma non riesco a smettere di mangiare noccioline». Vabbè. Fermiamoci allora a Nicoletta Orsomando, ex signorina buonasera, che chiamata ieri a ritirare il premio in nome e per conto della Televisione, ha confessato con perfido candore di non vederla quasi mai «perchè ci sono troppe cose» ed ha altrettanto amenamente sparato contro la Rai dichiarando la sua preferenza per il Tg5. Alle spalle della tv, la Radio, sorella povera che si deve accontentare del ruolo di «antesignano dei mezzi di comunicazione di massa» (anche se i giornali, in quel fatidico 1920 quando le valvole emisero il primo vagito, già erano cresciutelli...). Arranca un po' Internet che avrà certo modo di rifarsi al prossimo Premio e che, comunque, divide un ex-aequo di tutto rispetto: nientemeno che con i Diritti Umani pressati dal Telefono Cellulare e dal Telelavoro. Un gruppone'al quinto posto: la Pillola Anticoncezionale e la Minigonna (non necessariamente in quest'ordine), la Carta di Credito, il Pc ed il Self Service. Chiudono alla sesta piazza la Donna Socialmente Pari All'Uomo, il Reggiseno (anche qui l'ordine è a scelta!. Nel secolo che ha visto allungarsi la vita media ed infiammarsi la sfida contro le malattie, la corona di Idea più Grande per la scienza, va ad una vecchia muffa: la Penicillina, vero spartiacque in campo medico. Accanto alla rivoluzione terapeutica innescata dagli antibiotici, si aprono nuovi percorsi e nuove frontiere: il Trapianto di Organi, la scoperta del Dna e l'Ingegneria Genetica con il suo carico di fascino e di paure. Ed eccoci alla Tecnologia che, in questo Novecento, ha accorciato le distanze, fatto risparmiare fatica, sperimentato emozioni inaccessibili nel mondo reale: la giuria vede brillare, ancora sopra tutti, l'Aeroplano. Ma, in coda, inseguoruj il Microchip e le Tecnologie Digitali. Si accende la sfera del virtuale: quella che vuole l'uomo onnipotente e sognatore allo stesso tempo. Il piccolo Stato ha voluto dedicare un premio internazionale alle scoperte proprio come fossero persone: eroi da ringraziare con una medaglia

Persone citate: Borges, Chaplin, Garattini, Gregotti, Karel Capek, Nicoletta Orsomando, Orson Welles, Realacci, Veronesi

Luoghi citati: Italia, San Marino