Bologna vota, Prodi benedice Parisi di Fabio Martini

Bologna vota, Prodi benedice Parisi Domani la sfida per le suppletive fra il coordinatore dell'Asinelio e l'ematologo Tura candidato dal Polo Bologna vota, Prodi benedice Parisi Il presidente Ue arriva all'ultimo minuto: qui come amico Fabio Martini inviato a BOLOGNA Su piazzetta Santo Stefano si è fatta notte, la campagna elettorale ó finita e ora anche il sulfureo professor Parisi è un po' più buono: «Nel mio dépliant elettorale c'è una foto che mi ritrae seduto accanto a D'Alema e Prodi. Bene, quella foto mi fu regalata quasi tre anni fa da Massimo D'Alema che mi disse: "Arturo, questa fotografia un giorno ti servirà per la tua campagna elettorale"...». A Bologna l'ultimo giorno di campagna elettorale per il collegio 12 si è consumato in un clima da libro Cuore: Arturo Parisi ha raccontato edificanti aneddoti su Massimo D'Alema; Romano Prodi, pur di «benedire» il suo amico Arturo, è arrivato in piazza all'ultimo istante e la sua attesissima apparizione è stata come una sorta di epifania. Anche se poi, per evitare accuse di faziosità, Prodi si è limitato ad alcune parole di circostanza: «Io sono tranquillo. Non voglio entrare nei dettagli della politica nazionale. Sono solo venuto a dare una testimonianza ad un amico di cui ho stima grandissima e con il quale ho condiviso un disegno importante per il futuro». In piazza, accanto a Prodi e Parisi, c'orano anche il leader ds Walter Veltroni e quello popolare Pierluigi Castagnetti. 'fra i quattro - uniti da un sentimento non esattamente amorevole noi confronti del presidente del Consiglio - è sfato tutto uno scambio eli baci e abbracci con il sottofondo della «Canzone popolare» di Possati, inno ulivista che accompagnò il lungo viaggio vincente del pullman. Da domenica notte la musica potrebbe cambiare, ma l'ultimo passaggio della difficile campagna elettorale dì Arturo Parisi si è consumato in questo clima da Amarcord e di grande feeling. E naturalmente il protagonista della serata e stato Romano Prodi. Dalle sei della sera, dal palchetto allestito in piazza Santo Stefano - lo stupendo slargo medio- vale sul quale si affaccia casa Prodi - si erano esibiti per un'ora Parisi, Veltroni, Castagnetta, con Patrizio Roversi che intratteneva, presentava, domandava. Ma Prodi, in viaggio da Bruxelles, non arrivava. Fino a quando, verso le 19,45 una voce: «Eccolo, eccolo, ecco Romano...». E finalmente all'apparizione di Prodi si scaldano un po' cuori e mani dei duecento appassionati accorsi al comizio di chiusura. E cosi, l'elezione suppletiva politicamente più importante che si sia mai combattuta in un singolo collegio della Seconda Repubblica si è conclusa in un clima meteorologicamente freddo, in una cornice popolare tiepidina ma con una doppia immagine che lascia ben sperare il professor Parisi: da una parte Prodi immortalato al suo fianco da cameraman e fotografi, dall'altra Berlusconi che dai telegiornali rilanciava la propria immagine più aggressiva. «Obiettivamente credo che la sguaiatezza berlusconiana di queste ore - sosteneva il segretario del Ppi Pierluigi Castagnetti - annulli l'immagine moderata che Berlusconi aveva saputo costruire negli ultimi mesi e indirettamente non aiuti Sante Tura...... ' Due campagne elettorali condotte e concluse in modo contrapposto quelle dei due professori: da una parte! Sante Tura, ematologo settantenne che ha cercato di puntare sul minimalismo («Sarò il veistro deputato di quartiere»), sulla propria «indipendenza» dai' partiti, con i leader del Poh) tenuti a debita distanza; dal- l'altra Arturo Parisi che ha chiamato a raccolta il presi- dente del Consiglio, il segreta- rio del partito di maggioranza relativa Walter Veltroni («So- no ottimista, si stanno crean- do le condizioni per il rilancio della coalizione»!, Antonio Di Pietro, il segretario del Ppi. Nell'ultimo giorno di campa- gna elettorale si seme) svolte due tribune elettorali nel cor- so delle quali - elitre ai due principali contendenti e a Tiziano Loreti, l'operaio di Rifondazione comunista negli ulti- I mi giorni dato in ascesa - senio saliti alla ribalta anche i comprimari, che si sono scambiati e-olpi bassi e spassosi, Come quando Marc Busin, giovane e azziniate) rappresentante di Italia Unita ha detto: «Per strada un'elettrice ini ha baciato». Ann Banasiak, una energica signora -polacca che rappresenta la Lega ha cercato I di interromperlo e; Busin: «eira- zie a Die) non era lei!». Sante Tura, candidato del Polo al collegio 12, con il sindaco di Bologna Guazzaloca Nella foto sotto il leader Sdì Enrico Bosellie.i centro pagina (da destra) Zani,Veltroni, Pausi. Prodi e Castagnetti alla chiusura della campagna elettorale dell'Ulivo a Bologna

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