Quelle «Finestre» aperte sul mondo «E.R.», errori di medici in prima linea

Quelle «Finestre» aperte sul mondo «E.R.», errori di medici in prima linea T8W&TIW Quelle «Finestre» aperte sul mondo «E.R.», errori di medici in prima linea SI chiama Finestre, il settimanale del T3 curato e condotto da Raffaele Fichera in onda il mercoledì su Raitre intorno alle 23, con buona pace per la ripetizione dei tre. E di finestre sul mondo si tratta, aperte per i motivi più squisitamente caratteristici dei reportage: per informare, per ricordare, per non dimenticare, per denunciare. Le finestre si aprono anche in studio, uno studio dall'aria tecnologica, con i suoi computer e i suoi schermi di svariate dimensioni. L'altra sera si parlava a esempio della Haven, la petroliera ancora adesso adagiata sul fondo del Mar Ligure, dove si inabissò l'I 1 aprile 1991, scaricando 144 mila tonnellate di petrolio, la maggior quantità mai riversatasi nel Mediterraneo. Ci furono cinque morti, un processo, tutti assolti. Nell'ottobre di quest'anno, al largo di Arenzano, in provincia di Genova, alcuni pescatori hanno avvistato bolle di petrolio che, una volta affiorate in superficie, si schiudono in chiazze oleose di circa mezzo metro di diametro. I danni restano incalcolabili, per l'ambiente e per la fauna. Le Eeguenze della tragedia sono i illustrate da Fichera con Alessandra Comazzl lucidità e asciuttezza, dando la parola all'una e all'altra parte, alla difesa e all'accusa. Un'asciuttezza di parole e immagini tanto efficace quanto inquietante. E' importante che la tv non disperda il proprio patrimonio in giochi, giochiti e spettacoli dove neppure il buon gusto pare abbia più ragione di esistere. Una trasmissione come «Finestre», specificamente televisiva, dimostra che il mezzo si può usare senza presupporre che lo spettatore deponga il pensiero da un'altra parte, prima di schiacciare il telecomando. Insomma, la Rai qualcosa di non tanto, o non soltanto commerciale, talvolta lo trasmette. Ma ai lettori/telespettatori non sfuggono le sue colpe nei loro confronti, che si riassumono in una sensazione: quella di non essere tenuti in considerazione. Esempi tra le lettere arrivate: comunica per posta elettronica (alessandra.comazzi(« lastampa.it) Bartolomeo Ezio Durante di Ventimiglia di condividere la massiccia protesta via Internet dei fan di Star Trek che ha se non altro ottenuto la ripresa della programmazione: «La Rai tutta¬ via continua a rifilarci prodotti di seconda e terza mano quando ha nel cassetto serie come Babylon Five, fiction avveniristica già ritenuta seguito naturale cU "Star Trek", che trasmetteva alle 2,3 di notte, ed ora niente». E Alessandro Furiano dichiara di «alterarsi» per «l'atteggiamento della Rai nei confronti di alcuni suoi programmi, su tutti E.R. e Friends, due tra le poche cose interessanti trasmesse, soprattutto per il target di cui io faccio parte (ho 26 anni e sono studente universitario). Entrambi i telefilm sono già stati spostati di orario decine di volte, sospesi e poi ripresi senza preavviso; mai nessuna informazione sulle nuove serie». Sempre a proposito di «E.R.», una lettrice di Genova sottolinea come la traduzione dei termini medici sia spesso folcloristica: «Seguiamo un telefilm "cult", e poi lo troviamo pieno di strafalcioni, di parole presentate con la massima leggerezza?» Altro target, altre proteste, per i telefilm del tardo pomeriggio, altrettanto disinvoltamente maneggiati. Insomma, alle reti preme la quantità, ai telespettatori anche la qualità. Nodo forse insolubile, ma ben avviluppato. ibUej MORETTI VIALE GARIBALDI, 38/40 - 13100 VERCELLI MORETTI VIALE GARIBALDI, 33/40 - 13100 VERCELLI ,U« D ! 1 W 14 r

Persone citate: Alessandra Comazzl, Alessandro Furiano, Bartolomeo Ezio Durante, Fichera, Raffaele Fichera

Luoghi citati: Arenzano, Genova, Vercelli