Tutto Mozart con sorpresa di Giangiorgio Satragni
Tutto Mozart con sorpresa Tutto Mozart con sorpresa AlRegio l'esecuzione integrale dei concerti per violino e orchestra Giangiorgio Satragni L9 ESECUZIONE integrale dei Concerti per violino e orchestra di Mozart con Uto Ughi e l'Orchestra da Camera di Praga, che prosegue questa sera al Teatro Regio per l'Unione Musicale, è la prova di quanto nella musica nulla sia dato per scontato, essendovi sempre spazio per la sorpresa, anche a livelli di per sè già alti. E' accaduto che il concerto di mercoledì rimanesse, sulle prime, nell'ambito dell'ordinario, con l'orchestra impegnata da sola nella «Sinfonia in la maggiore K. 134» senza andare al di là di un fraseggio stilisticamente corretto e di un bel suono leggero, con Ughi non ancora in forma nei primi due tempi del «Concerto in re maggiore K. 211». Ma all'improvviso tutto è mutato, e la luminosità e la precisione mostrate dal violinista nel Rondò finale di questa composizione sono state un tocco di grazia che si è esteso a tutto quanto suonato dopo, Ulurninando il lavoro meno frequentato dei cinque, il «Concer¬ to in si bemolle maggiore K. 207», in origine previsto per oggi. Primo della breve serie, soffre sempre dell'inferiorità che gli si affibbia in quanto ancora pregno di stilemi del primo Settecento: ma bastava ascoltare da Ughi con quale naturalezza la tipica melodia mozartiana, classica e pura, nasceva da quei virtuosismi di stampo barocco e con quale esattezza d'intonazione e gusto per l'abbellimento intagliato brillava il virtuosismo stesso. Quel che si suol dire un gioiello, che forse un giorno riusciremo ad ascoi tare anche con il clavicembalo per la realizzazione del basso continuo, come si usava all'epoca e Mozart prescriverebbe. Va da sè che quel modello di grazia rappresentato dal «Concerto in sol maggiore K. 216» risplendeva in tutta la sua bellezza, con Ughi in una delle serate più felici, pronto a sottrarre l'orchestra dal suo docile ruolo di accampagnamento. Prevedibile successo, bis paganiniano (il tredicesimo Capriccio, detto «La risata») e seguito, dunque, stasera con la Sinfonia K. 201 e i Concerti K. 218 e 219.
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