Il nostro amico adolescente di Nico Orengo

Il nostro amico adolescente Scandalo Pavese Il nostro amico adolescente Nico Orengo IL nostro amico viveva nella città come un adolescente»», queste le parole di Natalia Ginzburg in ricordo dell'amico Pavese. Ancora queste le parole che ieri Cesare Viel voleva leggere a ricordo dell'autore di >// mestiere di vivere nella stanza di quell'Hotel Roma, dove nell'agosto del '50, con un gesto drammaticamente adolescente, si tolse la vita. Ma non l'ha tatto. Le preventive reazioni negative delle nipoti dello scrittore, del suo più attento critico, Lorenzo Mondo, quelle, timorose, dei titolari dell'hotel che hanno revocato l'ospitalità. Molte persone, comunque, davant i all'albergo Roma, dove Cesare Viel ha spiegato che avrebbe voluto essere in quella stanza con «rispettosa memoria», a «condividere un lutto» a cercare una «relazione emotiva». E che mai avrebbe pensato di recare un'«offesa», Cosi si è limitato ad offrire fotocopie di quel Ritratto di un umico della Ginzburg, quel ricordo commosso che altrimenti avrebbe letto a tre persone per volta. Cosi, quel gesto non c'è stato, e si è parlato sulle intenzioni, si'! presunto «cannibalismo» di un «attore». Che attore non è, ma un artista che mescola i generi, dalla pittura alla lettura al Video. Ma anche un lettore che ha fra le sue «icone» Pavese, Calvino, Bachmann, Hanb.es, ai quali voleva, e vuole, dedicare loro un omaggio là dove la loro vita incontrò la soglia dell'altrove. E voleva tarlo cercando quel silenzio remoto, indicibile. Porse è stato un ingenuo Viel. Forse doveva farlo e dirlo dopo. Doveva mandare degli inviti anche a caso, 0 seminare tracce meno visibili. Forse non ha calcolato che, toccando i luoghi ili una morte, andava a sollecitare lutti irrisolti, malintese questioni di buongusto.Porse non ha dato, giustamente, peso alle parole della Ginzburg: «La città che era cara al nostro amico è sempre la stessa...». E in parte non è proprio cosi.

Luoghi citati: Roma