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Pro Pro Jervis: «Dalla sessualità al costume la psicoanalisi ci ha cambiati» GIOVANNI Jervis, collaboratore a suo tempo tli Ernesto De Martino e di Franco Basaglia, è uno psicoanalista che si tiene al di fuori dell'ortodossa Società di psicoanalisi italiana (Spil. I Professor Jervis, il titolo del libro che lei ha curato, «Il secolo della psicoanalisi», è impegnativo. Davvero la psicoanalisi caratterizza il secolo che sta per chiudersi? «Come fenomeno culturale e storico, sì. Difatti nel libro la studio principalmente dal punto di vista delle idee, non tanto da quello terapeutico: l'ambizione è di dare un panorama equilibrato della psicoanalisi nel mondo, con una sezione dedicata all'Italia. E cerco di rintracciarne la fortuna: la psicoanalisi è un successo fra gli intellettuali e gli ambienti anticonformisti tli sinistra negli Anni 20 e 30, si diffonde nella media cultura durante gli Anni 40 e 50, conosce il declino dagli Anni 70 in poi». Qua! è stato l'apporto maggiore della psicoanalisi? «La psicoanalisi fu un grande errore, secondo alcuni. Per me no: ha cambiato il costume, il modo di pensare, in particolare il modo di intendere la vita sessuale (i costumi sessuali sono oggi più liberi), l'educazione dei bambini (siamo tutti più sensibili alle lore esigenze affettive), il rapporto fra normalità e anormalità (non più divise da un abisso). Un'influenza vasta e profonda, di cui spesso non ci rendiamo più conto». La psicoanalisi come liberazione? «Direi soprattutto come maggiore consapevolezza dei limiti della nostra mente razionale. La psicoanalisi è stato il principale elemento di elaborazione tli ciò che chiamiamo crisi della ragione Nietzsche, Lbsen, Hoffmansthal, Schnitzler, numerosi altri: il pensiero di Freud viene dalla stessa matrice. Secondo ine l'aspetto positivistico, biologistico, in Freud è meno importante». E il maggior difetto della psicoanalisi? «All'inizio, ha avuto scarsi rapporti con la ricerca scientifici. Oggi, è semplicemente invecchiata: la teoria puìsionale, ad esempio, secondo cui l'uomo sarebbe mosso da spinte istintuali a carattere energetico, da decenni non è più sostenibile; e lo stesso complesso li Edipo è stato molto ridimensionato a favore di iltre concezioni, come la problematica dell'insicurezza». ha curato il libro // seco/o delia psicoanalisi Giovanni Jervis

Persone citate: Ernesto De Martino, Franco Basaglia, Freud, Giovanni Jervis, Jervis, Nietzsche, Professor Jervis, Schnitzler

Luoghi citati: Italia