Un santuario per «Moby Dick» di Giulio Gavino

Un santuario per «Moby Dick» Nuovo quadrilatero ecologico fra Mar Ligure, Tirreno e Golfo del Leone Un santuario per «Moby Dick» Le balene hanno finalmente la loro casa Giulio Gavino SANREMO Baleno e delfini nuoteranno felici e sicuri nel «Santuariodel Mediterraneo», il nuovo «quadrilateroecologico» che da ieri è finalmente realtà. Dopo dieci anni di intense trattative Italia, Trancia e Principato di Monaco hanno infatti siglato l'accordo sulla «casa delle balene», un passo importante nella tutela dell'ambiento e dell'ecosistema di un'area che interessa 96 mila chilometri quadrati, un'estensione pari a due volte la Svizzera, comprosa tra Mar Ligure, Mar Tirreno o il Golfo del Leone. I confini elfi «Santuario» sono compresi tra Capo Falcone, in Sardegna, e Hyere, in Costa Azzurra e tra Capo Ferro, sempre in Sardegna, e le foci del Chiarane, nel Lazio. Gli altri confini naturali sono le sponde di Provenza, Liguria e Toscana. L'accordo e stato firmato a Villa Madama dal ministro per l'Ambiente italiano Edo Ronchi, dal francese Dominique Voynet e dal monegasco Bernard Fautier. Rimangono da determinare i regolamenti interni del «Santuario», ma per le associazioni ambientaliste, WWF e Greenpeace in prima linea, si tratta di un passo in avanti fondamentale per la tutela del mare. Già, perche l'obiettivo e quello di preservare un patrimonio unico al mondo che comprende circa duemila balenottere comuni, il cetaceo più grande del globo, e decine di migliaia di delfini e altri cetacei che vanno tialla stendila al grampo al globicefalo. La ricerca iniziò alla fine degli anni 'HO quando si scopri che ogni anno le balene migravano nel Mar Ligure e nell'Alto Tirreno per l'alta concentrazione di «krill», i gamberetti alla base della catena alimentare. E le osservazioni confermarono l'incredibile numero tli esemplari, migliaia ogni estate. «Esultiamo per la creazione del Santuario - dice il presidente del WWF Italia Fulco Pratesi - ma sappiamo chi; e necessario fare qualche passo in più per assicurare interventi urgenti sulla pesca ed una severa limitazione delle gare off-shore e delle attività turistiche non compatibili». li la prima fase sarà l'individuazione di un regolamento interno, un protocollo in grado tli uniformare tra Italia, Francia e Principato di Monaco le diverse discipline con una attenzione particolare al «whalc watching», quell'osservazione dei cetacei nel Mediterraneo che gli ambientalisti vorrebbero sempre abbinata all'attività di ricerca (già nel '90 promotori delle campagne, proprio da Sanremo, erano stati gli esperti di «Tethys», l'agenzia internazionale dello scienziato Notarbartolo di Sciara) e mai affidata all'improvvisazione. Sul fronte off-shore, per la rilevanza delle competizioni e dell'indotto che il mercato ha in Italia, il problema si affronterà a partire dal 2001. Una nonnativa comune, inoltre, riguarderà già entro il prossimo anno sia gli scarichi industriali sia l'utilizzo delle reti derivanti, quelle «spadare» che si rivelano micidiali quando un cetaceo vi rimane impigliato senza avere la possibilità di emergere per respirare. In determinate stagioni il «Santuario» potrebbe inoltre vincolare il traffico marittimo di merci e passeggeri su rotte predeterminate. Ma il grande limite del «Santuario dei cetacei», al momento, sono le acque territoriali, una giurisdizione che a! momento non può essere vincolala dall'accordo tra Italia, [•rancia e Monaco. Da oggi, comunque, le balene sono più sicure, il canto delle balenottere sembra destinato a diventare una delle colonne sonore dell'estate del ( liubileo. LA MAPPA DEL SANTUÀRIO DELLE BALENE ■— Con la nascita del parco delle balene l'area protétta coprirà 84.000 Km quadrati, e la percentuale del Mediterraneo riservata ai grandi cetacei salirà dallo 0,2% al 4%. La mappa degli abitanti protetti dal Santuario prevede la presenza dei oliò tipi di cetacei £V • BALENOTTERA COMUNE: 'yf-.--' E' il secondo animale esistente per.. . ■ " mole, arriva fino a.24 metri di lunghezza e 75 tonnellate di peso • CAPODOGLIO: Abita nelle zone più profonde • del mare, il maschio è lungo 18 metri, la femmina 12 .• TURSI0PE: Il delfino pereccellenza, vive vicino alle coste ed è lungo 4 metri • STENELLA STRIATA: Delfino di dimensioni più - piccole (circa 2,5 metri) abituato a vivere in grosse colonie • DELFINO COMUNE: Specie minacciata dall'uomo ; ; e dall'Inquinamento ■ • ZIRO: Un odorrloceto di 6 metri di lunghezza • GRAMPO: Un òdontoceto grigio e bianco di 4 metri 1 GL0BÒCEFAL0: Un odontoceto di 6 metri'. Tra gli abitami occasionali del parco ci saranno la banelottera minore, l'orca, la pseùdorca e lo Steno. In tutto si conteranno almeno 2000 balene e oltre 30.000 delfini

Persone citate: Bernard Fautier, Dominique Voynet, Edo Ronchi, Fulco Pratesi, Notarbartolo