La Corsica riapre la guerra a Jospin di Enrico Benedetto
La Corsica riapre la guerra a Jospin Nel giorno della sentenza (28 anni di carcere) contro l'indipendentista Santoni, che neLT86 assassinò un superpoliziotto La Corsica riapre la guerra a Jospin Due bombe ad Ajaccio fatte per uccidere, 8feriti Enrico Benedetto corrispondente da PARIGI Due bombe, e il terrorismo corso passa dall'intimidazione alla voglia d'uccidere. Poteva essere un eccidio. E che gli attentati di Ajaccio contro due uffici statali (Previdenza sociale e Infrastrutture) non deplorino vittime, costituisce un vero miracolo. C'era folla in entrambi, come ogni mattina. E il grosso potenziale degli ordigni (piazzati, sembra, contro il muro esterno) testimonia un'escalation decisiva. E tuttavia, miracolo: «appena» 8 feriti, e nessuno in gravi condizioni. «Follia criminale», dice il prefetto Jean-Pierre La- croix. Analoga a quella che uccise il suo predecessore Claude Erignac il 6 febbraio '96. Malgrado non vi siano rivendicazioni attendibili, la matrice politica è chiara. I bombaroli intendevano «vendicare» Charles Santoni, l'ultra indipendentista che nell'aprile '86 assassino un superflic dei servizi speciali. Non era necessario attendere la scontatissima condanna per colpire. Ma il brutale nazionalismo isolano sceglie il giorno stesso in cui si aspettava la sentenza - arriverà a sera, durissima: 28 anni - riaprendo la guerra con la Francia. Il premier si trova oltre Mani ca, con Jacques Chirac, per incontri bilatarali sull'Eurodifesa. Ma non è la Parigi sguarnita a preoccupare, bensì una Corsica ormai alla deriva. Primo choc, la settimana scorsa. Una doppia relazione parlamentare fustiga - rivelandole - macroscopiche debolezze istituzionali, inciuci, connivenze tra il potere e l'indipendentismo più malavito¬ so. Esempio: furono i «servizi» transalpini a informare Yvan Colonna - il killer di Claude Erignac - che la polizia lo cercava. E l'ex ministro Debré, per anni agli Interni, sottobanco pare negoziasse con l'ala dura promettendole relativa impunità. Lo si mormorava da tempo. Ma 1'«omertà» - termine corso doc, che il francese ormai recepisce senza tradurlo - era un tabù insormontabile. Infrantolo, la V Repubblica si riscopre debole, e il governo Jospin criticabilissimo. Non fu forse l'Ho tei Matignon a nominare il primo successore di Erignac, quel Bonnet oggi sotto processo cau¬ sa un rogo doloso? Improvvisatosi attentatore, voleva che nella guerra tra clan rivali innescata dalle fiamme la violenza scomparisse per autoeliininazione. Come non bastasse, martedì scorso il procuratore di Bastia se ne va. Gli lesinano i mezzi per arrestare i colpevoli? Macché. Stanno per incriminarlo nell'ennesimo feuilleton politico-giudiziario: ecco lutto. E adesso la nuova strategia della tensione che alza il tiro. Jospin aveva promesso, giungendo a Matignon: riporterò la legalità in Corsica. Ma ci accorgiamo un po' in ritardo che ha omesso di precisare quando. 0 « « £ £ HIT ■ e Uno degli uffici pubblici di Ajaccio danneggiati dalle bombe dei terroristi corsi
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