«Il nonnismo è un boomerang»

«Il nonnismo è un boomerang» Il generale Cervoni ai parlamentari: così intensificheremo la lotta «Il nonnismo è un boomerang» // Capo di stato maggiore ammette235denunce NOMA «Il nonnismo danneggia anche noi». Il capo di stato maggiore dell'Esercito, generale Francesco Cervoni, ha incontrato ieri i parlamentari della commissione Difesa per parlare di prevaricazioni nelle caserme. Lo stato maggiore ha riferito il generale - ha ben presente che il nonnismo, tralasciando altre- considerazioni, è la peggiore pubblicità per l'esercito in tempi in cui si cercano volontari da arruolare. Lo stato maggiore è quindi deciso a invertire la tendenza, Cervoni, assistito dal generale Giorgio Ruggieri, ha illustrato le iniziative anti-nonni: dal telefono verde (in 19 mesi di istituzione, 2020 telefonate «ma solo 57 attengono a atti di prevaricazione») alla direttiva permanente ai comandanti, alla commissione di studio con sociologi e psicologi che approfondisse il problema. Nel 1998, i casi riscontrati di nonnismo in caserma sono stati 235. Erano appena HI l'anno prima. «Secondo quelle vecchie relazioni, statisticamente c'era un caso all'anno ogni 2000 militari di leva. Ma la miti sensazione, al momento di assumere l'incarico di capo di stato maggiore, nel febbraio '97, era ben diversa». E infatti il fenomeno, a sollevare il coperchio, s'è rivelato molto piti este¬ so. Il generale Cervoni, però, al riguardo, condivide la lettura minimizzante diti ministro Scognamiglio: «La prevaricazione, più conosciuta come nonnismo, recentemente, e non a torto, è stato ricondotto dal ministro della Difesa al più diffuso fenomeno del bullismo». Il fenomeno delle prevaricazioni, infatti, ci tiene a ribadire il generale, «non nasce nelle caserme e non mi sta bene che si continui a l'are l'equazione esercito uguale nonnismo». Il capo di sitilo maggiore ha portato ai deputati un sondaggio condotto da Levadife su un campione di 13.900 ragazzi. «Alla domanda quale fosse il luogo dove maggiormente si verificano i primi episodi di nonnismo, il 46 per cento degli intervistati dice la scuola. Il 67 per cento del campione indica nei più deboli le vittime degli scherzi più pesanti. Il fenomeno della prevaricazione, insomma, si va diffondendo nella società». Una soluzione radicale, secondo l'esercito, ci sarebbe: «In una visione moderna e aperta della caserma, potremmo ricorrere a servizi esterni: il ricorso a ditte civile specializzate che possono fornire! Caterine per il vitto, pulizie per i locali, anche vigilanza, liberando il personale, di leva ma soprattutto volontario. da incombenze tipiche dello stereotipo del marmittone. Ormai mal sopportate in quanto estranee aila sfera professionale, operativa, addestrativa e logistica. Ma servono risorse perché non rimanga soltanto un concetto». «E' stata una buona audizione. - commenta Valdo Spini, presidente della commissione Difesa - Mi pare che lo stato maggiore intenda scoraggiare il nonnismo sul serio. Il generale ha confermato in passalo il problema è stato sottovalutato. Ha dato il suo parere positivo a una modifica del codice penale militare per regolamentare meglio i casi di violenza privata in caserma, dando la facoltà a chi subisce atti di nonnismo di sporgere direttamente querela». Sullo sfondo dell'audizione, però, non poteva mancare l'eco delle ultime novità che vengono da Pisa. Dice Cervoni: «Se ci sono responsabilità, vengano fuori e siano perseguite. Contro il responsabile ce l'ho anche io. Oltre al dolore, i danni che mi ha provocato alla forza armata sono incalcolabili». [fra. gri.l Sotto: il para Raffaele Scieri, morto nella caserma «Gamerra» di Pisa. Alato: la torre di prosciugamento dei paracadute ai piedi della quale fu rinvenuta ormai senza vita la giovane recluta siciliana

Persone citate: Cervoni, Francesco Cervoni, Giorgio Ruggieri, Raffaele Scieri, Scognamiglio, Valdo Spini

Luoghi citati: Pisa