Fermati due rapitori di Antonio
Fermati due rapitori di Antonio Foggia: uno degli indagati è il figlio del boss fuggito a Santo Domingo Fermati due rapitori di Antonio pIn5000aifunerali del ragazzo Anna Langonc Sandro Tarantino FOGGIA In caprettato coinè un mafioso. I piede tirali all'indietro, legati cori una lunga striscia di naStro sidesivo allungala fino al coll . stretta intorno alla gola. Antonio Perrucci Ciannamea ò morto strozzato dal nastro quando, sfinito dalla fatica, ha disteso le gambe. Ma non era un mafioso, lira uno studente, aveva IO anni. Rapito, ucciso, gettato in un pozzo nonostante i cento milioni di riscatto pagati dalla sua famiglia. Nel giorno (lei funerali, ecco un'altra atroce ipotesi sulla sua fine ed ecco, accanto alle lacrime dei genitori vicini alla bara e storditi dalla disperazione, le prime testimonianze, la collaborazione degli abitanti della impaurila e muta Cerigno la che hanno visto e parlano. Tre testimoni hanno permesso di catturare nelle scorse ore Leonardi) Caputo, 20 anni, figlio del maggiore indiziato dell'omicidio (Leonardo Caputo, un pregiudicato fuggito a Santo Domingo), e Damiano Russo, 23 anni. Traditi dal telefonino utilizzato per chiedere il riscatto (entrambi l'avevano ricaricato rivolgendosi a un negozio del paese), sono sottoposti a fermo di polizia giudiziaria, accusati di concorso in omicidio volontario, occultamento di cadavere e sequestro di persona. Rinchiusi in carcere, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere al pubblico ministero Michele Emiliano, Angelo Caputo, 43 anni, è al momento imprendibile. Arrostato nell'87, condannato poitraffico di droga nel processo al clan Caputo (quindici anni ridotti a dieci in appello), tornato in libertà, ó a Santo Domingo protetto dall'inesistenza di un trattalo internazionale che ne permetta l'estradizione in Italia. «Il muro dell'omertà è finalmente caduto» dice soddisfatto Emiliano, magisl rato della direzione distrettuale antimafia di Ilari. «Alcune persone hanno raccontato particolari importanti e ci hanno aiutato a ricostruire le fasi del delitto. Ora il problema è proteggere questa gente che dovrà deporre, E' compito nostro garantire protezione, ma è anche compi lo della cilt.ii di Cerignola, nella (piale ci sono decine di mafiosi in libertà, non far sentire isolati i testimoni». Il magistrato allude a pregiudicati condannati e tornati in libertà grazio ti certificati medici esibiti per «disiurbi mentali». Se lo testimonianze e i ri scontri banno ricostruito pini tu,ilmont.e il delitto («i riscon- tri sono sfati raccolti con motodi investigativi vecchio stampo, senza alcun pentito» dice Emiliano), all'appello manca il quarto uomo della banda, ma la sua cattura è vicina. Almeno quattro sarebbero infatti le persone che hanno partecipato al rapimento di Antonio, avve unto il 7 novembre, e alla sua uccisione. Si sa che Antonio Perrucci Ciannamea era amico di Leonardo Caputo, si sa che ne conosceva anche il padre e proprio la sera della scomparsa era salito sulla sua Mercedes. Ma chi, parlando con accento siciliano, ha telefonalo albi famiglia Perrucci Ciannamea chiedendo il pagamento di cento milioni? Chi, il 12 novembre, quando Antonio era stato già ucciso (il delitto potrebbe essere stato commesso la stessa sera del 7), ha riscosso i soldi portati alla periferia del paese da uno zio del ragazzo? Chi ha aiutato Angelo Caputo a imbarcarsi a Fiumicino su un aereo diretto a Madrid da dove ha poi raggiunto Santo Domingo? «Non sappiamo ancora quali siano stati i ruoli affidati a ciascuno di loro» confessa il magistrato. Si sa che, se Antonio è stato legato con la tecnica mafiosa del ['«incapretta mento», lo volevano uccidere. Non è stato un incidente. ICra un ragazzo energico, esperto di arti marziali, forse ha sfidato i suoi sequestratori, ha minacciato di smascherarli. Ieri Cerignola gli ha dato l'addio nel Duomo, e in chiesa e nella piazza c'erano cinquemila persone. La mamma e il papà vicini alla bara. I compagni di scuola, gli amici della palestra che Antonio frequentava, il sindaco. Decine di rose bianche, le parole del vescovo Giovati Battista Pichierri, rivolte all'assassino («chiedi perdono a Dio e al fratello ucciso», e la sensazione che, per chi vuole stare con la legge e contro le minacce, la fase più difficile comincerà oggi. : ili ■ li f vi (• fi Duomo gremito ieri a Cerignola per i funerali di Antonio Perrucci Ciannamea, il ragazzo rapito e ucciso
Luoghi citati: Cerignola, Italia, Madrid, Santo Domingo
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