Hanks, l'eroe che divenne boia di Lorenzo Soria

Hanks, l'eroe che divenne boia l'attore campione d'incassi è protagonista del «Miglio verde» tratto da Stephen King Hanks, l'eroe che divenne boia Dopo i ruoli burnisti lavora con la sedia elettrica Lorenzo Soria los angfi.es Nulla primavera dt;l <)(i, alla vigilia dell'uscita della prima delle sei puntate de «Il miglio verde», Stephen King era convinto di avere commesso il più grande errore della sua carriera. Il serial letterario è un genere ormai caduto in disuso, ma la storia di questo gruppo di carcerieri che lavorano nel braccio della morte, incaricati dello ultime ore di vita dei condannati e di accompagnarli nel miglio verdi; che divide le loro celle dalla sedia elettrica, è diventata invece un fenomeno. Un best-seller che ha venduto 20 milioni di copie e che ha avuto tra i suoi primi fan Frank Darabont, il regista che aveva girato «Shawshank redemption» ispirandosi a un altro romanzo di King e che cosi, col suo primo film, aveva ottenuto sette nomination agli Oscar. Oliando usci la prima puntata de «Il miglio verde», King stava producendo in Colorado una versione televisiva di «The shining» e comi; il suo protagonista, Jack Torranco, Darabont decise di presentarsi ai cospetto dello scrittore senza farsi annunciare e implorandolo di cedergli i diritti. Dopo avergli offerto la parte di un fantasma, lo scrittore acconsenti, li adesso che «The green mile» si appresta a uscirò nelle sale d'America, Darabont può dire: «Mi sono crealo una specialità, faccio solo film tratti da Stephen King e ambientali in prigione». Per la parte ili Paul Edgecomb, il responsabile del braccio che sa rendere onorevole il mestiere di frìggere i prigionieri con le scariche elettriche, sia King clic Darabont non hanno mai avuto dubbi: Tom Hanks. Al due volte premio Oscar (per «Philadelphia» e per «Forrest Gump») si è unito un cast che comprende Davi Morsi;, Bonnie Hunt, .James Crornwell, Graham Greene, Harry Dean Stanton e Michael Clarke Duncan, il gigante di colore condannato ingiustamente a morire e che, con i suoi miracoli, mette in dubbio le certezze di quelli che lo circondano. Un altro film che ripropone la questione della pena capitale, ma sia il regista che il popolare attore sono evasivi. «Non ho una posizioni.'», risponde I Jarabont. Anche Hanks ò ambiguo. «Penso che il crimine vada punito», sostiene, li se, come nel film, il condannato a morte è un innocente? «La vita non ò mai monocromatica», aggiunge. Come in «Apollo 13» e come in «Salvate il soldato Hyan», Tom Hanks ha scelto un'altra volta la parte di un uomo che ha la sua buona dose di difetti ma con il quale il pubblico si identifica. In questo caso è un boia, ma lo fa con così tanto scrupolo e con così tanta grazia che il suo mestiere, alla fine, diventa quasi accettabile. «I migliori film non sono quelli dove hai i buoni contro i cattivi, ma quelli dove hai dei protagonisti complessi e che hanno delle motivazioni che riesci a comprendere e ad accettare», sostiene l'attore. A 43 anni, Tom Hanks è il campione di incassi della Hol¬ lywood di questo ultimo scorcio di secolo, li' anche diventato sinonimo del ragazzone americano buono, generoso ed eroico come i protagonisti dei suoi film. Ouando sta in casa è il padre esemplare di quattro bambini. Ouando non lavora si occupa di varie opere di beneficenza cercando di restare nell'ombra. Ouando e sul set, ha tempo e parole gentili per l'ultimo dei tecnici del suono e ordina pasti per centinaia di persone alla volta. Un comportamento così esemplare che viene da chiedergli: ma Mr. Hanks, non le viene mai voglia di fare il cattivo, di accettare la parte di uno che il pubblico finirebbe per detestare? «Alcuni critici sostengono che io continuo a fare sempre la stessa parte, ma non è così. Il mio criterio ò quello di trovare storie dove c'è un qualche trionfo che ci rende speciali, che ci aiutano a capire perché a volte facciamo grandi cose e a volte no. In "Il miglio verde", dopotutto, faccio la parte di un uomo che si guadagna da vivere legando la gente alla sedia elettrica e conducendoli alla morte ma è anche uno che ti fa capire il tormento che c'è dentro di lui». «Il miglio verde» sarà nelle sale Usa ai primi di dicembre. A giorni esce invece «Toy Story 2», nel quale Tom Hanks presta un'altra volta la sua voce al cowboy Woody. E dove anche senza il suo volto, riesce a offrire il ritratto di un personaggio molto umano, che sa essere presuntuoso ma anche vulnerabile. «I critici sostengono che interpreto sempre gli stessi ruoli In realtà voglio capire perché uomini normali possono fare cose speciali» Il feuilleton sulla pena di morte è diventato un romanzo cult che ha venduto oltre 20 milioni di copie Tom Hanks in una scena del "Miglio verde», con il gigante di colore Michael Clarke Duncan In alto a destra, Tom Hanks. che ha sempre fornito il volto ai bravi ragazzoni d'America, qui nell'inconsueto ruolo di «boia»

Luoghi citati: America, Colorado, Usa