Su Pavese non fate pettegolezzi

Su Pavese non fate pettegolezzi Una lettera delle nipoti contro la «performance» nella stanza del suicidio Su Pavese non fate pettegolezzi CARO direttore, in qualità di nipoti dello scrittore Cesare Pavese, ci sentiamo in dovere di tutelarne in modo particolare l'eredità morale. Abbiamo appreso soltanto dai mezzi di informazione che domani avrà luogo una sorta di «spettacolo» nel quale un artista, Cesare Viel, evocherà la figura dello scrittore attraverso la lettura di brani di Natalia Ginzburg. Si tratterebbe di un apprezzabile approccio al personaggio Pavese, se non fosse che la lettura avrà luogo nella medesima camera d'albergo ove, quasi cinquantanni fa, Pavese decideva di porre termine alla sua vita. La scelta del luogo ci sembra piuttosto macabra e di cattivo gusto. Oltretutto ben scarso legame unisce lo scrittore al luogo dove, per circostanze occasionali, egli decise di togliersi la vita. Può invece sembrare che la scelta sottintenda una consapevole ricerca di suscitare «sensazioni forti», destinate a sollecitare il palato di quanti, forse troppi, hanno privilegiato in Pavese gli aspetti morbosi rispetto a quelli meramente letterari. Temiamo che, in questi termini, lo spettacolo risulti inopportuno e venga a far parte di quei «pettegolezzi» che invano lo scrittore chiese a tutti di evitare, vergando - proprio in quell'albergo - le sue ultime volontà. Le nipoti di Cesare Pavese Cesare Pavese si uccise in una stanza dell'hotel Roma lasciando scritto: «Non fate pettegolezzi»

Persone citate: Cesare Pavese, Cesare Viel, Natalia Ginzburg, Pavese

Luoghi citati: Roma