«Specchio», un successo lungo duecento numeri di Chiara Beria Di Argentine

«Specchio», un successo lungo duecento numeri Il compleanno del settimanale de «La. Stampa» celebrato anche con una mostra fotografica di Greg Soussan «Specchio», un successo lungo duecento numeri Grande festa a Milano Mll ANO «Purché questa festa? Prima di tulio perchè La Stampa è uno dei giornali che più amo e poi perchè Lo Specchio, che e il suo fiore all'occhiello, è una finestra aperta sulla realtà e duecento numeri testimoniano un pezzo della nostra società». Parola di Mariuccia Mandelli, in arte Krizia, ieri sera anfitrione della festa che, nei saloni dello Spazio Krizia, ha celebrato i 200 numeri ili Specchio, il settimanali' della Stampa diretto da Chiara Boria di Argentine. Un evento che si è trasformato nel corso della serata in un appuntamento importante della Milano della cultura e delle professioni, anche grazie all'interesse suscitato dalla mostra fotografica organizzata dal settimanale per celebrare «gli oggetti della memoria». Sono le immagini che la giornalista Caroline Caro! o il fotografo Grog Soussan hanno raccolto girando il mondo in un eccezionale Museo del Secolo, por rappresentare il '900 prima della sua definitiva archiviazione: dalle scarpe di Charlot al cappello di Lenin, dalla moto di Lawrence d'Arabia al fucile dell'attentato a Kennedy, al manoscritto dell'Interpretazione dei sogni di Freud, fino alla chitarra di .limi Hendrix. Quindi musica, luci soffuse e immagini di oggetti in grado di aprire le portu dei ricordi, pur una festa che ha visto tra gli ospiti il direttore de Lo Stampa Marcello Sorgi, il duo direttivo del Piccolo Teatro, Luca Ronconi e Roberto Escobar, le attrici Lucrezia Lante della Rovere e Ottavia Piccolo, il direttore dol Sole 24 Ore Ernesto Auci, la marchesa Sandra Verusio, il direttore di Canale 5 Giorgio Gori, l'avvocato Cesare Rimini, gli imprenditori Massimo Mo- ratti, Carlo Camerana, Leonardo Mondadori, Marco Tronchetti Proverà, la scrittrice Fleur Jaeggy, la giornalista Cristina Parodi, lo stilista Elio Fiorucci, il presidente di Assolombarda, Benito Benedini, l'amministratore delegato de La Stampa Paolo Paloschi e l'amministratore delegato di Publikompass Vittorio Ravà. E ancora, tra i rappresentan¬ ti delle istituzioni, il procuratore generale Saverio Francesco Borrelli, il questore Giovanni Finazzo, il prefetto Roberto Sorge, l'assessore milanese alla Cultura, Salvatore Carrubba. Pubblico, luogo e iniziative che confermano come Specchio sia ormai una delle riviste di tendenza del panorama editoriale italiano. Anche se il direttore Chiara Beria preferisce parlare di «qualità, che per noi di Specchio significa grande attenzione per i lettori». Un'attenzione evidentemente gradita, e ricambiata, anche dagli ospiti ieri sera. «Questa - ha commentato Leonardo Mondadori - è sicuramente uno festa diversa da tutte le altre. Ebbene sì, è una festa più newyrokese che milanese, non provinciale. Qui si respira aria fresca, non da riserva indiana». E lo diceva guardando la foto del copricapo da guerra del capo della tribù degli Apache Chiricahua, Geronimo, l'indiano che non volle mai entrare in una riserva, [r. ni.] La stilista Krizia nel ruolo di anfitrione: «Questo traguardo rappresenta un pezzo di società» Tra gli ospiti Moratti il giudice Borrelli e Tronchetti Provera Il direttore di "Specchio», Chiara Beria di Argentine, con Alba Panetti

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