Nazareth, la pietra della discordia
Nazareth, la pietra della discordia Tra bandiere verdi e scoppi di mortaretti il via alla costruzione della moschea Nazareth, la pietra della discordia II Vaticano attacca Israele: istiga alla divisione NAZARETH Tra lo sventolio delle bandiere verdi, il colore dell'Islam, è stata posta ieri nel cuore di Nazareth la prima pietra della moschea che il movimento isla mico vuole costruire noi pressi della Basilica dell'Annunciazione, edificata nel luogo dove I ' A rea ngelo Gabriele sa rebbe a p parso alla Madonna, la chiesa che per decenni e stata il sinibo lo e l'orgoglio (li una citta in cui cristiani e musulmani hanno convissuto in pace, lina pace che rischia di essere messa in crisi ora da una guerra di religione che potrebbe complicare le celebrazioni del Giubileo nel luogo dovi; l'Arcangelo Gabriele sarebbe apparso alla Madonna. Il grosso cubo di tufo giallo avvolto in un drappo con ricamato sopra un verso del Corano, è stato scoperto ieri dopo la lettura di preghiere rituali tra una folla di musulmani che hanno scandito «Allah Akbar», Ilio e il più grande. Mentri! esplodevano fuochi d'artificio, la folla ha gridato «Con il sangui; e con lo spirilo, noi ti riscatteremo Shibab el-Din», il personaggio cui sarà dedicala la moschea. Tulle chiuse, le chiese cristiane in Terrasanta, per il secondo e ultimo giorno della protesta decisa dai leader religiosi cattolici, ortodossi e armeni contro il progetto di costruzione della moschea a Nazareth: ma la serrata non ha formato i musulmani, che sono andati avanti, come programmalo, con la cerimonia di posa della prima pietra del tempio islamico. Una folla di oltre due mila musulmani integralisti della città e dei villaggi circostanti e rimasta sullo spiazzo destinato al futuro edificio, clic sorge a circa 201) metri dalle mura della basilica dell'Annunciazione, per pregare e ascoltare discorsi (li leader religiosi e capi della loro organizzazione, il movimento islamico di Israele. Alla cerimonia non hanno partecipato rispettando le previsioni - ne i rappresentanti dell'amministrazione comunale nò delle autorità israeliane e neppure dell'Autorità nazionale palestinese lAnp) di Yasser Arafat che aveva tentato di far rinviare la cerimonia. Nelle pan se dei discorsi e delle preghiere, fra sventolio di bandiere verdi e lo scoppio di mortaretti, la lolla - che comprendeva un gran numero di bambini e numerosi' donne con il tradizionale velo sul capo - ha avuto il tempo di rivolgersi ai chioschi di barbecue dove venivano arrostiti spiedini fumanti e ai venditori di calle. I lavori della moschea sono stali autorizzati da Israele, nel cui territorio si trova Nazareth, dopo una controversia durata due anni. Ramez Jeraisi, il sindaco cristiano della città dove Gesù visse la sua infanzia e dove i musulmani costituiscono oggi il 70% dei 72 mila abitanti contro il 30%di cristiani, voleva realizzare sul lotto adiacente la Basilica dell'Annunciazione una grandi! piazza, in stile italiano, per accogliere i pellegrini del Giubileo. Il Movimento Islamico si era perù opposto sostenendo che quel terreno appartiene in parte ai musulmani. Le autorità israeliane, nella speranza di trovare un compromesso, avevano deciso di assegnare un terzo dello spazio per la costruzione della moschea. II ministro israeliano della Pubblica Sicurezza, Shlomo BenAmi, ideatore di questa soluzione, ha dichiarato ieri di essere «scioccato». Ma il patriarca latino di Gerusalemme, Michel Sabba!), massima autorità cattolica in Terrasanta, ha spiegato: «Abbiamo chiuso le chiese perchè il mondo ci ascoltasse, e ci ha ascoltato». Un esponente del Movimento Islamico, Ahmed Zuabi, ha avvertito che i musulmani non accetteranno alcuna interferenza sulla moschea di Nazareth, «nè dal Vaticano nè da chiunque altro». |e. st.I Arafat fino all'ultimo ha chiesto di rinviare la cerimonia inni Joaquin Navarro Valls, portavoce della Sala Stampa del Vaticano ha rilasciato dure dichiarazioni nei confronti di Israele Musulmani festeggiano la posa della prima pietra della moschea
Luoghi citati: Gerusalemme, Israele
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