Tura: azioni, non chiacchiere

Tura: azioni, non chiacchiere PER LO SFIDANTE IL MODELLO GUAZZALOCA Tura: azioni, non chiacchiere «Io ho dato l'anima per i malati i partiti facciano un passo indietro intervista inviato a BOLOGNA PROFESSORE, chi è Sante Tura? «Uno che da giovane, anziché in ferie, andava in Lambretta nelle lande più desolate di Cornacchie) a sostituire i medici condotti. Uno che ha l'atto il medico con passione e che ha speso una vita pei dare l'ematologia a Bologna. Queste sono cose che si palpano, non chiacchiere». Nel 1996 per chi ha votato? «Per Romano Prodi...». Come sarebbe a dire? «Certo, ma poi per un giochetto è spuntato D'Alema. E non è giusto: se io dico votate per me e per il mio programma, non può uscire un secondo premier». Ma lei non era democristiano? Nel 1990 è stato anche candidato in Consiglio comunale... «Vero. E sa chi mi volle in lista?». Chi? «Fu Beniamino Andreatta a chiedermelo. Come testimonianza anticomunista. Ora lui sta con Cossutta...». Guazzaloca finalmente ha detto che vota per lei, perché così sottovoce? «Ma no! E' il suo stile. Quando venne qui D'Alema per Parisi, gli dispiacque molto. Lui ha rispetto per le istituzioni. Il sindaco non tifa, il cittadino Guazzaloca vota Tura. Cosa deve dire di più? Non può mica usare il rafforzativo». Professore, perché Berlusconi non verrà a sostenerla? E perché in questi mesi non è mai venuto a Bologna? «Alcuni partiti hanno capito che devono fare tre passi indietro. Se vengono, !e loro ombre oscurano il candidato... Mi dispiace per il professor Parisi clie non riesce a venire fuori con la sua personalità vera...». Berlusconi non lo volete o non vuole venire lui a Bologna perché non lo entusiasma il modello degli indipendenti di centro-destra? «Credo che se avessimo detto che poteva venire sarebbe venuto. Nessuno di noi l'ha chiesto, ma non credo che lui non voglia venire». Dicono che i poteri forti siano con lei, ma a Bologna Prodi è un potere forte? «Prodi è Prodi. Presidente del Consiglio, presidente della Commissione europea...». Professore, lo sa che se vince lei, forse cade il governo? «Questa mi pare una stupidata. Se veramente cade, è giusto: vuol dire che era un castello di sabbia». Lei si è fatto fotografare in chiesa, mentre baciava l'anello del cardinal Biffi: non le pare una caduta di stile? «Io sono nato sotto il campanile e ci sono sempre rimasto, mentre qualcuno nel '68 ha l'atto i giri di valzer e vorrebbe rientrare còme se non fosse mai uscito». Professor Tura, domenica sera chi vince? «Non lo so. Sono tranquillo perché ho fatto il possibile. Come davanti ad un paziente: cerco di fare il possibile, poi c'è la mano di Dio che decido/. [f. mar.] Sante Tura

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