Parisi: conto di brindare

Parisi: conto di brindare L'EREDE PEL PROFESSORE E SCESO NELLE PIAZZE Parisi: conto di brindare «Ho stretto duemila mani il clima è assai migliorato» intervista inviato a BOLOGNA PROFESSOR Parisi, è vero che quando D'Alema ha parlato di pensioni a Firenze, Veltroni le ha sussurrato: «Auguri per domenica! »? «Sinceramente le devo dire che questa frase è stata inventata. Con Veltroni ho parlato, era seduto vicino a me, ma lui non ha usato quelle parole». Lei è appena uscito da un centro anziani: le pare che la sortita del capo del governo, li abbia preoccupati? Teme di perdere qualche voto? «Per delle persone anziane quella delle pensioni è una preoccupazione permanente. Direi che questo è un tema inevitabilmente associato all'ansia e dunque va affrontato con grande prudenza, misurando le parole». Professore, il suo è stato un porta a porta da professionista della politica: quante mani ha stretto? «Forse duemila. Diciamo che in questi giorni sono entrato perso¬ nalmente in contatto con 4-5.000 persone». Sia sincero: lei ha la sensazione che ci sia stata un'inversione di tendenza nell'elettorato che aveva votato per Guazzaloca? «Debbo parlare di un clima e di clima sento parlare: ebbene, il clima in città è decisamente migliore di quello di giugno». Sì ma questo clima migliore le consentirà di brindare la sera del 28? «Ci conto. Non fosse altro perché gli elettori del centro-sinistra di Bologna hanno già dimostrato di saper selezionare il voto: per le comunali votarono per Guazzaloca, ma poi per le provinciali e le Europee espressero un voto diverso». Qualche sbandamento c'è stato anche nella lista Guazzaloca: da lì verranno voti per lei? «A parte la posizione personale di Guazzaloca, la lista non ha ritenuto di dover affiancare il proprio simbolo a quello dei partiti del Polo. E la distinzione è riconosciuta dallo slesso Guazzaloca». Qualcuno dice che si è rimesso in moto il mitico apparato che fu del pei, le risulta? «Ho la sensazione che si sia creata unità. Ho visto impegnati i Ds che hanno superato le divisioni accumulate. Ma anche gli altri partiti si sono impegnati seriamente, il Ppi, i verdi, i socialisti, i Democratici, i comunisti italiani». Una certa intellettualità critica verso la sinistra bolognese si è riavvicinata? Un austero come lei ha brindato in osteria con Guccini... «Certi passaggi rischiano di essere enfatizzati, visto che quel mio incontro ha lasciato traccia in qualche foto...». Nella sua lettera agli elettori, Prodi ha scritto: «Parisi è stato il mio principale e decisivo collaboratore». Ha esagerato Prodi? «A lui mi sento legato dalla condivisione di un progetto pollico. Ma anche da un vincolo di amicizia che in questi anni si è fatto indissolubile». [f. mar.) Arturo Parisi

Luoghi citati: Bologna, Firenze