LE MILLE BOLLE GASSOSE DI TORINO di Jas Gawronski
LE MILLE BOLLE GASSOSE DI TORINO REPLICA A CASTELLANI LE MILLE BOLLE GASSOSE DI TORINO Jas Gawronski DEVO riconoscenza al sindaco Castellani perché mi consente d'esser d'accordo col mio amico Franco Debenedetti, che pure è nell'area di centrosinistra mentre io preferisco quella opposta. Entrambi troviamo ottimi motivi per criticare le attività o le inattività della giunta Castellani. Saremo entrambi «ineffabilmente leggeri» e «in una bolla gassosa» come dice Castellani nella sua acredinosa replica, ma ho l'impressione che di bolle gassose (non vorrei esplodessero) il sindaco ne possa trovare molte in città e magari anche nella sua maggioranza. Anche perché le sue repliche - alle critiche di Debenedetti sulle questioni Museo Egizio, Stadio delle Alpi e privatizzazione aziende municipalizzate (più altre vicende connesse) - sono ineffabilmente leggere grazie ai non detti. Castellani scrive che i visitatori ai musei torinesi sono passati da 500.000 a 1.200.000, dimentica però di dire che nel '98 c'è stata l'Ostensione della Sindone (che non è merito del Comune, a meno che la crocefissione di Cristo sia opera dell'Ulivo) e che nel '78, precedente Ostensione, i musei ebbero più o meno gli stessi visitatori, come risulta dall'Archivio Statistico del Comune. Dopo la Sindone, continuare con le crocefissioni, come quella del Giambologna, è stata una Via Crucis per Castellani. Sulla sicurezza della città (non c'entra con le tre questioni poste da Debenedetti, ma Castellani adesso è in cerca di meriti) il sindaco dice che sono diminuiti i reati, ma tutti i sondaggi, vedasi quello dell'Ires Piemonte, parla- SCARSI CONSULENTE Nominato dalpm sul caso del Giambologna di Alberto Galno IN CRONACA no di torinesi con l'ordine pubblico come primo problema, che peggiora ogni anno. L'altro cavallo di battaglia di Castellani (anche se Debenedetti non gliel'ha chiesto) è la riqualificazione del centro e delle periferie: vorrei solo ricordare che la maggior patte di questi progetti li varò l'assessore Dondona nel lontano '91, è un merito che si realizzino solo ora? Tutti assieme, tra l'altro, con rischi eli soffocare la città coi cantieri, pur di arrivare alla prossima scadenza elettorale con crualcosa di fatto. E arriviamo finalmente alla questione Museo Egizio. Qui Castellani non risponde, per il semplice fatto che nessuno è capace non solo di decidere, ma di sapere che diavolo se ne farà. Lo stadio? Anche qui indecisi a tutto. Lo si abbatterà, lo si manterrà, dove giocherà la Juve, dove il Torino? E chi lo sa? Sulle privatizzazioni è vero che bisogna farle nel miglior modo possibile, Castellani però dimentica che Rifondazione, partito determinante nella sua maggioranza, di privatizzazioni vere non vuol sentire parlare. Come farete a farle? E poi su Torino 2006, grande occasione di rilancio per la città, dice Debenedetti, siamo in ritardo. Io spero francamente che siano inr fondate le voci che parlano di commissariamento del Comitato 2006 per immobilismo, sarebbe uno smacco per la città. Hai ragione Franco Debenedetti, forse il sindaco non c'è o c'è poco, ma siamo sicuri che se ci fosse sarebbe meglio? Penso a provvedimenti presi da Castellani: dalla sosta a pagamento che si sta estendendo a tutta Torino ed è cjuindi, nella città dell'auto, una tassa sulle quattro ruote, alla martirizzazione (costosissima) di Piazza Castello ingolfata da una parte e desertificata dall'altra, alla viabilità mdicibilmente peggiorata dalla continua riduzionedegli spazi percorribili. Forse dobbiamo ringraziare Castellani per il suo esserci poco. Meglio non ci fosse del tutto. Nella discussione sul futuro di Torino tra il sen. Debenedetti e il sindaco Castellani interviene oggi il senatore del Polo Jas Gawronski.
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