Primo Novecento con pianoforte di Sandro Cappelletto

Primo Novecento con pianoforte D ISCHI CLASèlJSAJf Primo Novecento con pianoforte TRE dischi dedicati alla presenza del pianoforte nel primo Novecento italiano; se ricordiamo l'analoga recente attenzione riservata al repertòrio cameristico e lo sforzo dell'ultima Biennale Musica di riesumare opere sinfoniche, sempre di compositori italiani, dolio stesso periodo, è evidente che siamo di fronte ad un progetto critico-esecutivo. Mariaclara Monetti suona (disco ASV) Dallapiccola e Castelnuovo-Tedesco, ripreso monograficamente (Dynamic) da Massimo Palumbo, mentre il duo Sebastiano Brusco-Marco Scolastra si dedica a Casella, Respighi, Malipiero, Petrassi e Busoni (Phoenix) scegliendo un lito- DALLAPICCOLA E CASTELNUOVO-TEDESCO, CASELLA E MALIPIERO, RESPIGHI, PETRASSI E IL VIRTUOSO BUSONI lo esplicito: «Colori e virtuo sismo del '900 italiano» (prezzo medio dei dischi lire 30.000). Ad ascoltarli uno dopo l'altro, emerge un panorama tutt'altro che uniforme: la sensibilità di Castelnuovo-Tedesco verso la lezione francese di Debussy e Ravel, la capacità di Casella di ascoltare contemporaneamente le tentazioni neoclassiche, la brutalità stupenda del furore di Bartok, i richiami del folklore ai quali è attento anche Respighi nei «Sei piccoli pezzi», mentre Goffredo Petrassi rivela nelle giovanili «Siciliana» e «Marcia» quel gusto estroso e levigato che continuerà a distinguerlo sempre. L'attenzione di Dallapiccola alla scuola viennese emerge nella «Sonatina canonica» e ne! «Quaderno musicale di Annalibera». Mariaclara Monetti ne restituisce tutta la varietà coloristica e dinamica, attenta a quel respiro così inventivo e libero che distingue Dallapiccolla da una adesioni» troppo rigorista alla lezione dodecafonica e che ritroviamo esemplare, con punte di virtuosismo brillante, nei «Tre episodi dal balletto Marsia». Come e più di Dallapiccola, Ferruccio Busoni fu un pianista virtuoso: Brusco e Scolastra scovano dalla sua produzione giovanile la «Fuga sul canto popolare "0 du lieber Augustin"», costruita con divertito rigore contrappuntistico e incisa in prima esecuzione, prima di riproporre il capolavoro del «Dilettino concertante su un tema di Mozart», impulso di mozartiana felicità composto nel 1919, un anno prima della nascita ufficiale del neoclassicismo concepito da Stravinskij. DALLAPICCOLA E CASTELNUOVO-TEDESCO, CASELLA E MALIPIERO, RESPIGHI, PETRASSI E IL VIRTUOSO BUSONI Sff|)M Sffj Sandro Cappelletto

Luoghi citati: Casella, Castelnuovo