Madaski, note sinergiche tra cd e videogame di Gabriele Ferraris

Madaski, note sinergiche tra cd e videogame ROCK E DINTORNI Madaski, note sinergiche tra cd e videogame Unite» Mask» um y pride» QUESTA settimana, ci garba di parlarvi di un videogioco. Badate bene, non siamo esperti in materia: ai tempi preistorici degli space invadere non eravamo in grado di difendere decentemente la Terra per cinque minuti, e da allora il nostro curriculum è rimasto un cimitero di precoci game over. Però il gioco che è uscito in questi giorni, e che si intitola «The Iran Mask», ci ha davvero incuriositi. Intanto perché uno dei protagonisti lo conosciamo personalmente. E' la prima volta che ci accade di conoscere personalmente il personaggio di un videogame, e a poter scegliere avremmo preferito Laura Croft. Invece dob¬ biamo accontentarci del cattivo di «The Iron Mask», che nella vita reale è un musicista molto bravo - ci verrebbe da scrivere «geniale», però poi si monta la testa - che si fa chiamare Madaski, e che oltre a suonare negli Africa Unite è ben noto per le sue fenomenali imprese tecnodub, Nel gioco, invece, diventa un cartone animato (tutto «The Iron Mask» è una sorta di film d'animazione) e ha il molo di un'entità lueiferina che perseguita il protagonista, cioè voi, virtualmente incarnati in «Efrem», un tizio che, ai giorni nostri, viene catapultato in una tenebrosa vicenda legata alla storia della Maschera di Ferro. L'aspetto interessante di «The Iron Mask» è che è un gioco che non sta soltanto nel computer, ma deborda nella vostra vita reale: per superare le varie prove potete, ad esempio, telefonare con un cellulare Tim (e qui scatta il primo business) a un certo numero al quale risponde non un disco, ma una persona reale, un'attrice, che vi dà le risposte che vi servono; poi, dovete seguire un certo programma di Mtv, o un cert'altro programma di Radio Italia Network (con conseguenti benefici per gli ascolti), o fare ricerche in rete, per trarne altri indizi. Ovviamente, tutto questo ambaradan starà in piedi per un periodo limitato, fin verso aprile; tanto, ci spiegano, è quella la vita inedia di un videogame. Vi abbiamo raccontato questa storia per due motivi: perché «The Iron Mask» è un prodotto italiano (l'autore si chiama Ottavio Di Chio, la casa produttrice è Medialabl, e in un mercato dominato dagli stranieri un po' d'orgoglio nazionale non guasta; e poi perché nel gioco si ascoltano alcuni tracks del nuovo album di Madaski, «Share ali my pride»; e l'album a sua volta contiene un demo del gioco. Questo è un sistema di promozione nuovo. Che tiene conto delle tecnologie possibili. Qualcuno si sta svegliando. Altri, continuano a tramare per spedire i cantanti in tivù, Dove non li ascolta più nessuno, e sembrano dei piccoli Chatwin. Nel senso di «che ci faccio qui?». g.feirarisui tin.it Il musicista degli «Africa Unite» fa il cattivo in «The Iran Mask» e lancia l'album «Share ali my pride» Gabriele Ferraris

Persone citate: Chatwin, Iron, Laura Croft, Ottavio Di Chio, Radio Italia

Luoghi citati: Africa Unite, Iran