Serve un po' di galateo per la posta elettronica di Anna Masera

Serve un po' di galateo per la posta elettronica INTERNET Serve un po' di galateo per la posta elettronica are regole mento ere chiari, stringano tive ORMAI la posta elettronica è diffusa più del fax. Eppure, chi di voi non riceve messaggi email senza sapere chi sia il mittente? 0 senza il "subject", l'argomento di cui trattano? Oppure senza i riferimenti opportuni citati dentro il messaggio, per capire a cosa si riferisce? 0 ancora, con una catena di riferimenti che non finisce più'? Peggio, con un elenco infinito di destinatari? O, incubo degli incitili, con documenti allegati pesanti e lenti da scaricare, oltre che pericolosi perchè senza alcuna garanzia di non essere contaminati da virus informatici? La Netiquette, questa sconosciuta: eppure ci sono regole di comportamento precise per il bon ton su Internet. Proviamo a ri¬ passare almeno quelle che riguardano la posta. Innanzitutto, per farsi riconoscere subito con chiarezza, e' bene firmare i messaggi con il "sig file", cioè quella firma automatica che si pre-programma sul software di posta con il proprio nome, la propria affiliazione di appartenenza e il proprio recapito fisico. Spesso e volentieri riceviamo messaggi firmati "mano" o peggio "m." e i loro indirizzi di posta elettronica non sempre aiutano a riconoscerli (specialmente quelli numerici tipo "5432(" compuserve.com). Che non ci vengano a dire che lo fanno per nascondere la propria identità e difendersi con l'anonimato: chi manda messaggi simili lo fa per pura sbadataggine, visto che dall'indirizzo email si può' sempre risalire al mittente. Ma il punto è che i comuni mortali non vogliono essere costretti a fare i detective per leggere le email che ricevono. Il titolo che fa riconoscere l'argomento del messaggio è altrettanto importante. Eppure, spesso viene dimenticato e quello spazio apposito arriva vuoto. Ora, se il mittente è un caro amico, o il proprio capoufficio, difficilmente passa inosserva¬ to. Ma se non è una persona stra-conosciuta, francamente non viene nessuna voglia di cliccarci sopra. Oppure il titolo c'è, ma non è assolutamente rilevante: scrivere nel titolo "Messaggio per Anna Masera" e' assolutamente inutile e ovvio. Oppure, se si tratta di una risposta a un nostro messaggio, appare "Re" (che in inglese sta per "reply", risposta): ok, ma risposta a che cosa? A quale nostro messaggio? Bisogna essere più' specifici, se si vuole attirare l'attenzione del destinatario. Attenzione a non abusare pero' del richiamo "Urgente": se non lo e' davvero, si finisce come quelli che gridano 'Al lupo al lupo" per qualsiasi sciocchezza. Peggio ancora, il titolo generico "Saluti" oppure "Comunicato Stampa". Non si capisce l'interesse. Tra l'altro, questi comunicati sono spesso file allegati, i cosiddetti "attachments", salvati magari in programmi illeggibili. Un allegato implica la fatica di scaricarlo sul proprio computer prima di sapere se l'argomento è di nostro interesse oppure no. Se ne riceviamo dozzine al giorno, ci troviamo il computer mtasato di file ingombranti e inutili. Meglio adottare regole di comportamento precise e scrivere firme e titoli chiari, che non ci costringano a fare i detective Anna Masera

Persone citate: Anna Masera