Mozart, olimpica serenità d'animo di Giorgio Pestelli
Mozart, olimpica serenità d'animo Mozart, olimpica serenità d'animo La sinfonia K 551 nota come «Jupiter»: la palpitante esecuzione del giovane Karajan con l'Orchestra Rai di Torino NEL breve spazio concessogli dalle stelle, 17 anni di vita, Mozart ha fatto in tempo a raccogliere, sviluppare e portare a perfetto compimento tutto quanto ha trovato sulla sua strada; opere serie e buffe, musica sacra, sinfonie, concerti, quartetti e sonate. In campo sinfonico l'ultima parola è la Sinfonia K 551, più conosciuta come Jupiter e nata nell'agosto 1788 assieme a due altre Sinfonie non meno «epocali»; secondo il ricordo di un figlio di Mozart il titolo di Jupiter risalirebbe a poco dopo e sarebbe da attribuire al Salomon: l'instancabile impresario che chiamerà Haydn a Londra e che vi avrebbe attirato pure Mozart se le Parche non avessero deciso altrimenti; in ogni caso l'accostamento a Giove pertiene splendidamente a quell'opera per la serenità olimpica che tutta la pervade, simbolo imperituro di una superiore serenità dell'anima. Un giovane collega ha scritto una volta che la Sinfonia Jupiter, dopo averla ascoltata dai Berliner Philharmoniker, non è più possibile sentirla da altre formazioni meno perfette; se così fosse, sarebbe davvero la fine della musica, scambiata per la sua mera veste sonora esteriore: una delle esecuzioni più vive e ammirevoli è invece conservata in una registrazione del 1942 (Arkadia 541, lire 15.000) in cui un giovane Herbert von Karajan dirige l'Orchestra della Rai di Torino; a quel tempo Karajan era ancora lontano da quel livellamento che ha uniformato negli ultimi anni le sue interpretazioni dei classici al solo ideale del «bel suono»; qui, al contrario, si avverte l'entusiasmo di un Mozart che guarda al passato di Bach senza tradire il suo tempo, che fonde la grazia giocosa (un tema del primo movimento deriva da un'aria scritta per un'opera buffa) con la solennità e l'orgoglio del grande architetto musicale; nessuna freddezza «classica», ma una vita palpitante dove anche le ombre, le tenerezze momentanee, le sottolineature popolari servono a dare più verità a quel monumento olimpico. La sinfonia K 551 nota come «Jupiter»: la palpitante esecuzione del giovane Karajan con l'Orchestra Rai di Torino Giorgio Pestelli
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