Priverno, a casa della volscia Camilla
Priverno, a casa della volscia Camilla NELLE TERRE DELL'EROINA VIRGILIANA Priverno, a casa della volscia Camilla WEEKEND Cinzia dal Maso VIENE da volsca gente, Camilla, guidando un'ala di cavalieri e truppe fiorite di bronzo, guerriera, non allenata con mani femminee al cestello e al fuso di Minerva ma, vergine, a sopportare le aspre battaglie, e nella corsa a piedi a precedere i vinti». Si respira ovunque, nella terra di Priverno, il profumo dell'eroina virgiliana, la nobile e indomabile guerriera figlia di Metabo, leggendario fondatore della città. Tra gli orti e i pascoli dell'ampia piana del f iti - me Amaseno, tra i boschi e gli olivi delle prime propaggini dei monti Lepini, sempre pare di vederla sfrecciare a cavallo elegante e austera. Lei, che tutti i giovani ammirano incantati, riversandosi dalle case e dai campi al suo passaggio. A nulla vale sapere che non vi è traccia in loco dell'antica città dei Volsci. Priverno è Camilla, colei che seppe morire per difendere la libertà degli Italici dagli invasori Troiani. Gli invasori però, i TroianiRomani, ebbero la meglio nel 329 a.C, e solo con loro Privernum esce dalla leggenda ed entra nella storia. È una florida colonia commerciale stabilitasi nel punto più largo della piana dell Amaseno, proprio lì dove vie di terra e fluviali si univano per affrontare l'unico passaggio tra i monti in vista del porto di Terracina.Sembra quasi naturale che della ricca Privernum romana siano visitabili oggi le WEECinzia END l Maso lussuose dimore decorate con superbi mosaici. Una di queste ha dovuto col tempo lasciare il posto a un edificio termale, ed è quasi un rompicapo il tentativo di discernere, piantina alla mano, la casa repubblicana dalle terme di età imperiale. Per il resto, Privernum è una città ancora tutta da scoprire. C'erano un grande foro, il Capitolium, il teatro, le mura, i canali. Le poche emergenze, ora distrutte, si vedono solo in belle foto degli anni passati esposte al museo archeologico. C'è anche un'immagine dell'arco sulla via principale, ancora in piedi quando la strada non era asfaltata. Il museo è stato inaugurato di recente nel palazzo vescovile, il cuore della Priverno medievale. Come un tempo gli abitanti della piana, forse scacciati dai terribili Saraceni, si rifugiarono sull'altura di Colle Rosso, così anche noi oggi saliamo le vie a spirale affiancate da bei palazzetti medievali che portano su fino alla sommità del colle.Nel palazzo, un interessante percorso didattico invita a scoprire come si viveva nella Privernum romana, i suoi edifici e come venivano costruiti, la sua struttura amministrativa, politica, religiosa. Poi ci sono i mosaici, e la bellissima soglia con paesaggio nilotico, vero capolavoro di arte ellenistica. Anatre, pesci, ippopotami, coccodrilli, pigmei si mescolano con tale realismo e raffinata scelta cromatica da sembrare dipinti.E allora perché non aggiungere questa perla, Priverno, alla vicinissima perla di Fossanova, la superba abbazia cistercense meta quotidiana di vocianti schiere di turisti irriverenti? Con pochi passi in più ci si può rilassare nella quiete di un borgo medievale ancora intatto, austero e fiero libero Comune conquistato solo dalle belle ogive del gotico fossanoviano. L'indomabile guerriera che seppe morire per difendere ia libertà degli Italici dagli invasori Troiani Un' immagine di Priverno
Persone citate: Camilla Weekend Cinzia, Minerva, Saraceni, Troiani
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