La Stampa - Consultazione Archivio

Sherry sotto embargo, nasce il Marsala IN CANTINA Sherry sotto embargo, nasce il Marsala SI deve agli inglesi, grandi amatori di Sherry, l'affermazione del Marsala. L'occasione fu una guerra contro la Spagna che pose l'embargo allo Sherry. Fu così che l'importatore John Woodhouse andò alla ricerca di un vino liquoroso che somigliasse allo Sherry. Non gli sembrò vero di trovarlo a Marsala, e nel 1773 partì la prima spedizione che appassionò presto gli inglesi. La storia di oggi è ben diversa e del Marsala se ne parla sempre di meno, soprattutto dopo l'epopea dei Marsala speciali (all'uovo) degli Anni '60, fautori di un generale decadimento di immagine. La rinascita nelle cantine dei cultori di cose buone si deve a Marco De Bartoli, siciliano sanguigno e passionale che nel 1976 rimise in sesto la vecclùa cantina di famiglia e nell'80 uscì con il Vecchio Samperi, un vino liquoroso che si avvicinava molto ai sorsi entusiastici di Woodhouse. De Bartoli lo produce solo con uve grillo coltivate in 20 ettari di vigneto, per un resa di appena 50 quintali ad ettaro. Sul Vecchio Samperi applica il metodo «Solerà», che consiste nell'aggiungere al vino che entra in commercio sagge dosi di annate più vecchie. Nella sua cantina, del resto ci sono botti di Marsala di 70 anni. Ogni anno esce con 20 mila mezze bottiglie invecchiate di 10 e 20 anni. Oppure con il «Vigna la Miccia» (10 mila bottiglie) prodotto con metodi più moderni. Da non perdere anche il passito di Pantelleria Bukkuram, il Josephine (marsala più giovane) e il bianco secco Pietranera. Il Vecchio Samperi ha un profumo ampio e complesso di frutta secca, spezie e addirittura di cioccolato. Va bevuto senza abbinamenti, cogliendone la felice profondità. Oppure con un Gorgonzola piccante, in un matrimonio di gusti e di intensità, davvero impensabili. Marco De Battoli Marsala (Trapani) Contrada Fornara 292 tel. 0923/962.093 Una bottiglia da 50 ci. di Vecchio Sa m peri 10 anni: 32 mila lire Paolo Massobrio