I poveri vengono prima dei crocifissi

I poveri vengono prima dei crocifissi I poveri vengono prima dei crocifissi CARO Sig. Del Buono, ho letto la lettera del sindaco di Torino circa l'acquisto per oltre quattro miliardi di uh crocifisso che dicono artistico. Veramente incredibile, mentre quest'anno sembra stiano morendo di fame nel mondo oltre 50 milioni di persone! Come è possibile che dal mattino alla sera le autorità civili possano decidere (ispirate da chi?) di spendere in questo modo il denaro pubblico? Ma ancora più grave è il silenzio di noi cristiani, che di fronte a questi fatti stiamo a guardare, o per paura, o per mdifferenza, o Dio non voglia per connivenza, per tacita approvazione, per motivi culturali! C'è davvero il rischio di dimenticare che il Signore quando è venuto in terra non ha detto di costruire le croci più o meno artistiche, ma di dare da mangiare agli affamati e di dare da bere agli assetati, in una parola di cercare di aiutare i tanti «poveri cristi» che non hanno certamente le croci artistiche, ma hanno la terribile croce quotidiana di una vita dura e disperata, di sofferenza e di emarginazione! Mentre in questi giorni si dice che a Capodanno certe bottiglie di vino saranno pagate oltre quattro milioni, e certe cene 30 milioni, sembra urgente ricordare che la vita non vale per le apparenze, ma per l'impegno profondo per chi soffre più di noi. La vera cultura è quella della solidarietà e dell'amore fraterno, il Vangelo non va avanti in base alle mostre, alle biblioteche, alle opere d'arte, ma in base ai cuori che si aprono sempre più alla generosità e al bene! Non abbiamo paura di dire di no a chi vorrebbe dimenticare il grido dei più poveri e farli tacere con le esigenze e i Ci programmi culturali. Speriamo che ì'Anno Santo ci aiuti tutti a fare un esame di coscienza! don Mario Foradini parroco di S. Secondo Martire Torino ARO Don Foradini, ancora una volta debbo ringraziarla per un suo intervento. Certe notizie di sprechi spropositati sono veramente scandalose. E, invece di apprezzarle e di ammirarle, dovremmo offenderci e vergognarci di appartenere a una società di ricchi che spende e spande, rifiutandosi di prendere minimamente in considerazione la miseria che sta crescendo per altri più sfortunati. Purtroppo, ogni giorno c'è qualcuno che rinuncia ad andare avanti perchè non ha più la forza di reggere alla brutalità dell'economia di un Paese come il nostro, incapace di far fronte agli sconquassi dei malgoverni che ci perseguitano da tempo. Ovviamente non parlo solo di quest'ultimo, sono troppe le responsabilità accumulate, in un ormai lungo cammino. Lei ha scelto un giusto esempio per rivolgersi a coloro che conservano ancora la capacità di riflettere su quanto accade intorno a noi. I poveri vengono prima della Croce, è la sua dichiarazione semplice e definitiva, un ammonimento per una vita meno futile e meno irresponsabile. Mi associo alla sua speranza finale. Oraste del Buono

Persone citate: Del Buono, Martire Torino

Luoghi citati: Torino