Mi i bambini pazzi per i Pokemon di Gabriele Beccaria

Mi i bambini pazzi per i Pokemon Il videogame in cui si devono catturare 151 mostri ha prodotto un business di figurine e giocattoli da 10 mila miliardi Mi i bambini pazzi per i Pokemon Fenomeno negli Usa, a marzo arrivano in Italia Gabriele Beccaria ROMA Se avete un figlio tra i quattro e i 12 anni, cominciate a preoccuparvi. À marzo arriveranno in, Italia i Pokemon e da quel momento non avrete pace. Vedrete i vostri bambini trasformarsi in incontrollabili Pokemon - maniaci. A New York un piccolo di nove anni ha pugnalato un compagno, perché gli aveva rubato dallo zainetto la carta di Wartortle, e un innocente di sei anni si è messo a falsificare le figurine dei mostricciatoli per venderli a compagni sprovveduti. I Pokemon sono molto più di un gioco, sono un fenomeno globale di ubriacatura infantile: nati in Giappone, hanno invaso gli Usa e sono appena sbarcati in Gran Bretagna. Nel 2000 dilagheranno nel resto d'Europa. Si tratta di una tribù di 151 creature. dai nomi impronunciabili di Bulbasaùr, Blastoise, Sandshrew, Jigglypuff, tanto per citarne qualcuna, fino al pessimo Wartortle, che nella Grande Mela può spingere a precoci propositi omicidi. L'obiettivo di chi si fa prendere dalla frenesia è viaggiare per il mondo e catturare tutti gli esemplari) in modo da acquisire straordinari superpoteri. La ricerca e i combattimenti sono contenuti in un videogame Nintendo, o meglio in tre distinti videogames, Pokemon Rosso, Blu e Giallo: il difficile - e il bello - sta nel fatto che nessuno di questi garantisce la totalità della collezione e quindi i giovani cacciatori del virtual-mondo devono impegnarsi in estenuanti trattative di scambio. Ma i bambini, per quanto com- puter-genera- - tion, adorano toccare e così i Pokemon si sono materializzati prima in ricercatissime figurine e poi in ambitissimi giocattoli e, ancora, in magliette, spazzolini da denti, bicchieri e in un altro migliaio di oggetti sponsorizzati, scatenando una rincorsa senza fine al possesso. Il micidiale meccanismo dell'autoreferenzialità si è rafforzato con una serie tv che inutile dirlo - trionfa negli Usa e con un film «Pokemon: The First Movie», che alla prima uscita, lo scorso weekend, ha incassato quasi 50 miliardi. Per Natale i terribili-orribili-ridicoli 151 mostri avranno generato un giro d'affari superiore ai 10 mila miliardi. La furbesca operazione di ri- mandi incrociati scaturisce dalla stessa logica con cui vengono regolate le esistenze dei Pokemon: ciascuna creatura è - quasi sempre - lo stadio evolutivo di un'altra. Il loro universo si espande secondo leggi di incessanti metamorfosi e così Dratini (drago cornuto di 40 chili) si trasforma in Dragonair (agilissimo serpentone) e questo in Dragonite (poderoso dragone alato di 236 chili). Presto, con l'arrivo dei nuovi videogames Pokemon Argento e Oro i mostri aumenteranno ancora, a 260 specie. Mentre i piccoli naviganti di Internet esplorano ossessivamente l'immenso sito www.pokemon. com, i genitori alle prese con l'aggressiva esuberanza dei figli ingolfano le «chat lines» e si chiedono reciproco aiuto: «Chi ci libererà?». Probabilmente, un altro gioco, ancora più ipnotizzante. usiness di figurine e on lia gio Il popolarissimo videogame dei Pokemon e. a fianco, Aerodactyl. uno dei 151 mostri della serie creata in Giappone