Dopo il crollo, tre edifici sgomberati

Dopo il crollo, tre edifici sgomberati Fuoco sui carabinieri da una casaabusiva: «Di qui non ce ne andiamo» Dopo il crollo, tre edifici sgomberati Foggia, sono palazzi adiacenti a quello della strage Anna Langone FOGGIA Arrivano i primi sgomberi «provvisori» dopo il crollo di viale Giotto. Ieri mattina l'evacuazione di tre stabili, abitati da 66 famiglie, decisa dal Comune per consentire ai tecnici di eseguire la verifiche statiche. Le palazzine, ai numeri 92, 108 e 160 della stessa strada in cui si è verificata la sciagura costata la vita a 67 persone, potrebbero ritrovare oggi stesso i loro inquilini e proprietari: è quanto prevede l'ordinanza del sindaco Paolo Agostinacch io, che ha fatto partire già ieri i controlli tecnici. Sono state alcune crepe, notate subito dopo il crollo, ad allarmare alcuni abitanti dei palazzi sgomberati. Dalla verifica già eseguita nei giorni scorsi sui pilastri non sono emersi problemi, ma il Comune ha deciso di verificare la statica dei palazzi arrivando fino alle fondamenta, cioè ai plinti, che sono le basi su cui poggiano i pilastri portanti. Di qui la necessità di avere gli appartamenti liberi per eseguire scavi e prove di carico, operazioni necessarie per restituire sicurezza a chi vive nella zona. Dalla notte dell'11 novembre sono molte le famiglie residenti nel quartiere Candelaio che, di propria iniziativa, hanno trovato ospitalità presso parenti: molti bambini, ma anche adulti, impressionati da quanto accaduto, riescono a dormire scio lontano da quella grande buca che ha preso il posto del palazzo crollato. Non sono previsti per ora altri sgomberi, anche se potrebbe venire liberata da un momento all'altro l'ex Onpi (Opera nazionale pensionati italiani) di via Bari, una struttura di proprietà della Regione, occupata in maniera abusiva da 178 famiglie. 0 palazzo, una specie di panciuto grattacielo, da 25 anni, cioè ua quando è stato occupato, non riceve interventi di ristrutturazione e centinaia di persone vivono in condizioni igieniche e di sicurezza inaccettabili. Non pare esservi relazione con il rischio-sgombero, ma domenica po meriggio l'ex Onpi è stato teatro di un episodio inquietante: dal quarto quinto piano del vecchio edificio sono partiti alcuni colpi di pistola contro un'Alfetta dei carabinieri che stava passando davanti allo stabile. I colpi, che hanno forato tettuccio e lunotto posteriore, per pochi centimetri non hanno colpito i due militari che erano a bordo. Altri colpi sono stati sparati quando sul posto è arrivata per rinforzo una pattuglia della polizia ma anche in questo caso, per fortuna, non c'è stato alcun ferito. Controlli e per quisizioni sono stati avviati ed eseg ti fino a tarda ora, mentre la st rad rimasta chiusa a! traffico. Delle 40 persone sottoposte a controllo dopo la sparatoria, tutte vecchie conoscenze dèlie forze dell'ordine, quindici sono state sottoposte alla prova dello stub, per accertare se sulle mani vi fosse polvere da sparo e in cinque, compre so un minore, sono state fermate. Le soluzioni dei giochi sono rinviate j>er mancanza di spazio

Persone citate: Anna Langone, Paolo Agostinacch

Luoghi citati: Foggia