Inflazione entro il 2 per cento di Gian Carlo Fossi

Inflazione entro il 2 per cento Inflazione entro il 2 per cento Ma le minacce arrivano dal caro-petrolio Gian Carlo Fossi ROMA La linea dell'inflazione al 2% tiene in novembre nonostante il caropetrolio delle ultime settimane, ma bisognerà vedere se resisterà alla nuova raffica di aumenti che fin da questa mattina faranno salire i prezzi alle pompe fra le 5 e le 10 lire per benzina super, verde, gasolio e gpl. Nel primo gruppo delle città campione le quotazioni al consumo per l'intera colletività sono variate nel mese in corso tra 10 0,1 % e lo 0,3%, se si esclude 11 dato eccezionale di Trieste, dove si registra un incremento dello 0,6%. Quindi, in novembre, si ha un rialzo contenuto che, in base alle prime valutazioni, induce gli analisti a stimare che in novembre l'inflazione dovrebbe restare ferma al 2% di ottobre su base annua e a non escludere, perfino, che possa scendere all'1,9%. L'aumento mensile. infatti, è vicino allo 0,2%, ma potrebbe anche risultare più prossimo allo 0,1%, facendo così intravedere una frenata inattesa del carovita. Dunque, se i nuovi rincari del prezzo del petrolio non saranno avvertiti in modo preoccupante, sembra profilarsi un andamento migliore di quello di ottobre, quando su base mensile i prezzi salirono dello 0,4%. Comunque, si tratta delle prime considerazioni a caldo, che dovranno essere verificate oggi con la seconda pattugli;! delle città campione e, poi, venerdì 26 quando uscirà una stima previsionale complessiva dell'Istat. Il dato definitivo nazionale sarà reso noto il 17 dicembre, ma già si registrano reazioni negative e gridi di allarme. «E' un trend decisamente stagnante: occorre intervenire sui settori che mostrano dinamiche fuori controllo», osserva la Confeommercio. «Bisogna bloccare gli aumenti della benzina», precisa la Confesercenti. In particolare, i prezzi a Torino sono rimasti fermi in novembre sull'incremento dello 0,3% riscontrato in ottobre, a Milano e Perugia l'aumento è sceso dallo 0,2% allo 0,1% e a Venezia dallo 0,3% allo 0,2%, mentre a Pisa è passato dallo 0,1% allo 0,2%, a Brescia dallo 0,2% allo 0,4% e a Trieste, come si è accennato, dallo 0,3% allo 0,6%. Sulla base di questi dati e di altri previsionali, negli ambienti finanziari si getta acqua sul fuoco. «Per il momento - rileva Casadio della Popolare di Vicenza - il muro del 2% sembra reggere». Per Guida di Unicredit, ci sono aumenti contenuti o una discesa dei prezzi degli alimentari e dei trasporti, che pesano per oltre un terzo del totale: «A novembre l'inflazione dovrebbe essere a cavallo tra l'I,9% e il 2% su base annua, con una prospettiva di calo a primavera, quando dovrebbero esau- rirsi le tensioni sui prezzi». Né si lascia andare al pessimismo lo stesso presidente di Confindustria Fossa: «E' un dato non brillante, ma non drammatico. L'inflazione al 2% è un tetto abbastanza previsto come tendenziale». E' evidente, però, che da oggi si dovranno fare i conti con i nuovi aumenti dei carburanti, anche se gli esperti sono convinti che non dovrebbero verificarsi contraccolpi eccessivi. Tutte le compagnie, fatta eccezione per la Esso, aumentano da òggi tra le 5 e le 10 lire i prezzi alle pompe, annullando totalmente per super e verde e annullandolo completamente per il gasolio-auto lo sconto fiscale di 30 lire al litro stabilito dal governo nel decreto legge sulla liberalizzazione del settore distributivo. Con i nuovi «ritocchi» per Agip-Ip, Esso e Q8 la super costerà 2025 lire al litro, la verde 1945, il gasolioauto 1570; per Api rispettivamente 2030, 1950, 1575; per Fina, Erg, Tamoil e Shell 2035, 1950, 1580. Il Gpl si pagherà 950 lire al litro all' Agip-Ip, mentre in tutte le altre compagnie 955. LA CORSA DEL CAROVITA ' Ecco una tabella con la variazione »r*J dei prezzi negli ultimi mesi. Dati in % j\± OTT. NOV. DIC. GEN. FEB. MAR. APR. MAG. GIÙ. LUG. AGO. SET. OH. N0V.

Persone citate: Casadio

Luoghi citati: Brescia, Milano, Perugia, Pisa, Roma, Torino, Trieste, Venezia, Vicenza