Che indisciplinate queste «First Lady»

Che indisciplinate queste «First Lady» *G!A E .DINI DORME QUANDO PARLA CLINTON L&ZLi. _ ; _^„..' ......*. ™„ Che indisciplinate queste «First Lady» Hillary preferisce il fax al museo, poi tutte a sentire i manti curiosità Maria Coltri inviata a FIRENZE FIRENZE e la «due giorni progressista» dovevano fare da sfondo al trionfo di Hillary, ma il sorpasso mediatico su BÙI non c'è stato e la coppia Clinton è tornata a interpretare i ruoli ufficiali. Lei non è ancora senatrice e fa un passo indietro, lui è Presidente e rivuole la prima linea. Hillary non ha pronunciato nessun discorso. Ha ascoltato, ha fatto shopping e compagnia a Ghelsea mentre Bill impazzava con discorsi sulla globalizzazione, pregi e difetti. Anche se la versione dell'entourage di Hillary spiega il fenomeno dell'improvviso mutismo in altro modo: visto che cena e vertice sono stati organizzati dalla New York University e lei aspira a diventare senatrice non è sembrato oppportuno sfruttare l'occasione. In ogni caso Hillary se non ha fatto la donna in carriera davanti al mondo lo ha fatto in privato passando una buona metà della colazione offerta dal sindaco di Firenze in una saletta riservata a ricevere e a mandare fax oltreoceano. LINDA D'ALEMA. Una stella tramonta, una stella nasce, questa volta in casa nostra. Linda D'Alema ha fatto tutto quello che ci si aspetta da una first lady, tranne lo shopping. Si è vestita per l'occasione, in completi sempre diversi. Ha accolto gli ospiti internazionali, fatto conversazione, con l'interprete appiccicata, ha anche sorriso. QUBSUL Chelsea se ne è stata per i fatti suoi. Sabato sera in una spaghetteria del centro - dove si mangia su sottopiatti disegnati da Staino - con amiche della New York University e domenica alla mostra su «Michelangelo il giovane». Nella sala d'Arme era insieme a due ragazze dello staff di Hillary. Fbi e agènti controllavano che nessuno si avvicinasse ma è bastato un badge per farsi aprire la porta e vedere Chelsea davanti a un putto scolpito dal giovane Michelangelo. Un tailleur pantalone grigio con un golfino chiaro e le scarpe dal tacco massiccio che vanno di moda. I capelli sciolti in riccioli naturali, un trucco perfetto, l'aria sperduta. Un'ora dentro poi è salita sulla «Cadillac» presidenziale e si è chiusa in albergo ad aspettare la madre che l'ha raggiunta dopo colazione per fare shopping. FIRST LADY. First lady che non vogliono fare le first lady. Il cerimoniale di Palazzo Chigi ci ha messo un mese per preparare l'itinerario «rosa» del soggiorno fiorentino. Primo appuntamento ieri alle dieci al museo dell'Opera del Duomo. Non si è presentata nessuna di loro, erano tutte dentro al salone dei Cinquecento ad ascoltare i mariti. Hillary è arrivata un po' in ritardo, causa shopping. D'ALEMA E IL CALDO. Finita la conferenza D'Alema ha chiesto notizie del derby Roma-Lazio. Un giornalista al telefonino lo informa: «4 a 1 per la Roma». In D'Alema monta il buonumore e decide di non maltrattare i cronisti anzi di andarli a ringraziare alla Fortezza da Basso, il loro quartiere generale. L'ultimo episodio di «maltrattamento» è stato la sera prima alla cena di Villa La Pietra dove i cronisti hanno potuto ascoltare tutti i discorsi tranne il suo. Quando D'Alema si è avviato verso il podio si è alzata anche un'energumena dell'organizzazione che ha imprecato: «Press out». '. Il salone dei Cinquecento è stato riscaldato per tre giorni con le stufe, ma non è bastato. Durante la conferenza nessuno ha osato togliersi i cappotti. Nemmeno le first lady tutte con sciarpa di cachemire al collo. Linda in rosso, Cherie in beige, Hillary in verde shocking. DtSCORSi CHE IMMA. Clinton parla alla cena di sabato sera di Terza Via, di globalizzazione, di problemi di fine millennio e qualcuno accusa un colpo di sonno. La giornata è stata lunga per il ministro degli Esteri Lamberto Dini a cui la palpebra cede. Inutili i tentativi e le smorfie di Roberto Benigni, che era seduto di fronte a lui al tavolo, per svegliarlo. Stessa «defaillance» anche per il presidente dell'Enel Franco Tato che si «riposa» durante l'orazione di Romano Prodi. APPETITO. Migliore forchetta del vertice è stato Bill Clinton che ha mangiato tutte le portate della colazione preparata da Vissani con grande appetito. Seguono D'Alema e Jospin che ha decretato sedendosi a tavola: «L'unica conflitto a questo tavolo è se sia migliore la cucina italiana o quella francese». Ultimo in classifca il britannico Tony Blair. DOPOCENA BLAIR-&IMTON. Dopo il pranzo di Villa La Pietra, poco prima di mezzanotte Cherie e Tony Blair si sono presentati nella hall dell'Hotel Excelsior e hanno chiesto di «mister Clinton». Sono saliti nella suite presidenziale e sono stati due ore in compagnia di BUI e Hillary brindando al quarto erede con champagne. LEADER MATTTNIERL Vento e pioggia hanno accompagnato ieri mattina Romano e Flavia Prodi quando prima delle 8 sono andati nella chiesa di Ognissanti per ascoltare la messa. Nello stesso momento Bill Clinton si prendeva qualche minuto di «libertà». In abiti sportivi è andato fare due passi sul lungarno fino a Ponte Vecchio dove si è fermato a guardare D panorama. Tre stufe non bastano a scaldare il salone Bill, migliore forchetta Fra i Blair e i Clinton vertice dopocena per brindare al bebé Il pranzo dei "Grandi" » Zuppa di patate con astice al profumo di salvia ® Pappardelle al sugo di lepre e trifola <* Trancio di ragno con ravioli di finocchio al profumo di arancio «Zuccotto alla fiorentina con salsa "Aurato Puiatti" vini » Cuvée Anna Maria Clementi, Cd del Bosco, 1990 » Goya & Rey, Goya, 1994 e Brunello di Montalcino, Poggio allOro, Banfi 1993 » Subesco Riserva Monticchio, Lungarotti, 1973 » Muffato della Sala, Antinori, 1995 •Picolit Colli Orientali del Friuli, Ronchi di Gialla, 1991 • Marsala vergine Hillary Clinton e Roberto Benigni, star della cena dei «grandi» di sabato sera a Villa La Pietra

Luoghi citati: Firenze, Friuli, Lazio, Montalcino, New York, Roma