Falsi incidenti, industria da 600 miliardi

Falsi incidenti, industria da 600 miliardi C'è chi si fìnge suora per evitare visite mediche e chi simula sinistri ai Tropici Falsi incidenti, industria da 600 miliardi Truffe record alte assicurazioni ROMA C'è chi si spaccia per suora e con l'aiuto di un falso prete chiede un risarcimento immediato dei danni perché deve partire in missione; oppure chi investe con l'auto un cavallo purosangue che poi, miracolosamente, dopo essere stato macellato, viene rivenduto vivo e vegeto. Non conosce limiti la fantasia degli italiani quando cercano di truffare le compagnie assicurative, che ogni anno si trovano a sborsare centinaia di miliardi per risarcire incidenti inventati. Nel solo '9? - secondo i risultati di un'indagine dell'Isvap, l'Istituto di vigilanza sulle assicurazioni sono stati liquidati circa 600 miliardi per sinistri risultati falsi. Il ramo preferito dai truffatori è la Kca: 409 miliardi liquidati nel '97 per falsi incidenti d'auto. Ecco alcuni casi significativi segnalati dall'Ania, l'associazione che riunisce le compagnie di assicurazioni (gli episodi sono reali, i nomi di fantasia). A Roma tra il '93 e il '94 alcune persone hanno simulato una serie di falsi incidenti stradali dichiarandosi, al fine di accelerare i tempi di liquidazione, esponenti di organizzazioni religiose. Suor Carla denunciò di essere stata investita da un'auto. La falsa condizione di religiosa venne addotta per evitare l'obbligatoria visita medico-lega le. A pochi giorni di distanza, appare sulla scena tale monsignor Verdi, sedicente alto prelato della Curia romana, i! quale, vantando rapporti di conoscenza con la direzione dell'impresa coinvolta, interviene per sollecitare il risarcimento, motivandone la necessità con l'immediata partenza della religiosa per missioni umanitarie. In Emilia Romagna, tra il '95 o il '97 una trentina di compagnie rieve la denuncia di infortuni verificatisi tutti nella stessa località dei Caraibi. La tecnica è semplice: Mario Rossi viene contattato da un intermediario locale che gli propone una «vacanza spesata» in un posto esotico. La condizione è che sottoscriva una polizza contro gli infortuni, a denunciare l'accaduto durante il soggiorno e a farsi assistere nella gestione del sinistro dallo stesso intermediario. Al rientro dal soggiorno estero, Mario Rossi denuncia un infortunio documentato da certificati medici rilasciati da ospedali della località caraibica, e come tali difficili da verificare. La gestione del risarcimento viene poi affidata all'intermediario, che trattiene gran parte dei risarcimenti. A Messina nel '98 Paolo Bianchi, alla guida di un'auto, investe un purosangue. L'animale riporta lesioni tali da costringere il proprietario ad abbatterlo. La macellazione viene eseguita nel mattatoio comunale, come conferma la certificazione. Alla compagnia assicuratrice del signor Bianchi viene quindi avanzata una richiesta di risarcHento danni, particolarmente ingente visto l'elevato valore commerciale del cavallo abbattuto. Da successivi controlli risulta che dopo la macellazione il cavallo è stato rivenduto, vivo e in ottima salute. |r. cri.) Le truffe sono in forte aumento anche nel settore della

Persone citate: Mario Rossi, Paolo Bianchi, Suor Carla, Verdi

Luoghi citati: Emilia Romagna, Messina, Roma