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In un pozzo il rogazzo scomparso Trovato il cadavere del giovane di Cerigliela: ucciso perché reagì ai rapitori In un pozzo il rogazzo scomparso Aveva ipiedi legati Anna Langone corrispondente da f OGGIA Manca solo il riconoscimfìiitu formale da parto dei genitori ma gli investigatori sono sicuri: il corpo 1 rovaio in fondo n un pozzo nelle campagne! di Cerignola e quello di Antonio Ferrucci Ciannainoa, il ragazzo di Iti anni vittima di un sequestro. Sono siati gli abiti, jeans e giubbotto che indossava domenica 7 novembre quando e scompaiso, e il taglio dei capelli col ciuffo sulla Ironie, a favorire l'identificazione. Kd e nato un atroce sospetto, clic il ragazzo sia stalo gettato nel pozzo (piando era ancora vivo. Il cadavere, trovato con i piedi legati, non era in stato di decomposizione, ma si presentava gonfio. Particolare inquietanti;, il pozzo, che si trova in località La Lupara, a pochi chilometri dal paese, e vicino all'abitazione! di un fratello di Angelo Caputo, il pregiudicatodiO anni che avrebbe svolto un ruolo determinante nel sequestro, riuscendo [ini a l'uggire a Santo Domingo. Era stato il sostituto procuratoro della Ddn di liari, Michele Emiliano, a lanciare per primo l'allarme. «Antonio aveva detto martedì il magistrato - forse è stato ucciso» L'indicazione del luogo in cui poteva trovarsi il corpo di Antonio potrebbe essere arrivata da una delle tante segnalazioni anonime giunte al commissariai odi Ileiignola nelle ultime ore. Antonio era stato visto per l'ultima volta il pomeriggio di domenica 7 novembre sulla Mercedes nera di deputo, l'auto poi ritrovata presso L'Aquila, dove! il pregiudicalo era andato a prendere la sua compagna, una donna dominicana, con la (piali! era partito venerdì 12 dall'aeroIMirto di Fiumicino per Santr Domingo. La denuncia del rapimento di Antonio era stata presentata martedì 9, dopo che il padre Gerardo, un piccolo imprenditore del marmo, e la madre Antonietta avevano pagato un riscatto di 100 milioni, come chiesto dai rapitori per telefono. Kra stato un fratello di Gerardo a portare la busta con il denaro alla periferia della città la mattina di martedì, certo che Antonio sarebbe tornato libero in giornata, come promesso per telefono dai rapitori, ma alle 0 di sera, visto che il ragazzo non arrivava, i genitori hanno deciso di denunciarne il sequestro. Il giorno successivo e stato emesso il provvedimento di fermo a carico di Caputo, ma ò indi/.iato del rapimento anche il figlio Leonardo, amico di Antonio, che dal sedicenne avrebbe potuto ricevere informazioni importanti sulle condizioni economiche della famiglia. Di certo, sia dol padre sia del figlio si perdono le tracce, mentre i compagni di scuola di Antonio, il Comune, con l'istituzione di un numero verdi.', e il vescovo Pichierri scendono in piazza per chiedere la liberazione del ragazzo. Il sequestro di Antonio è subito apparso un caso anomalo, come forse ce ne sono tanti a Cerignola: il silenzio iniziale dei familiari a quella richiesta di riscatto di 100 milioni, una cifra troppo bassa per un vero rapimento, lascia pensare a una situazione più complessa. I magistrati, ricostruendo le «amicizie» di Caputo ipotizzano che la malavita faccia sequestrilampo per autofinanziarsi e per pagare il viaggio in paradisi giudi- ziari, come Santo Domingo, ai lioss che rischiano di perdere la libertà quando passerà in giudicato la sentenza del maxiprocesso Cartagine. Ma perché uccidere Antonio? L'ipotesi è che il ragaz¬ zo, fisico prestante, appassionato di arti marziali, abbia accennato al momento del rapimento a una reazione che gli è costata la vita. E ieri sera il vescovo di Cerignola, Giovan Battista Pi¬ chierri, ha lanciato un messaggio: «All'omicida gridiamo: il sangue versato da Antonio esige il ristabilimento della giustizia, si consegni anche alla giustizia umana per ritrovare so stesso». Antonio Perruccl Ciannamea era scomparso dal 7 novembre