«Processate la mamma infanticida»
«Processate la mamma infanticida» Il dramma a Potenza: i neonati potrebbero anche essere stati venduti «Processate la mamma infanticida» Quattro bimbi scomparsi, chiesto il rinvio a giudizio POTENZA Per la genie del paese è «la fabbrica dei bambini». Antonietta Giacobino, 33 anni, rischia di finire sotto processo per infanticidio e soppressione di stato civile. La procura della repubblica, infatti, ha chiesto per lei il rinvio a giudizio. Dei quattro figli che ha avuto dal '94 a oggi, uno le è morto nel letto, a casa, subito dopo il parto, mentre altri tre sono come svaniti nel nulla. Che fine hanno fatto? Gli inquirenti avanzano un sospetto che per ora non è confermato da alcuna prova: Antonietta, la fabbrica di bambini, avrebbe venduto i bambini con l'aiuto del padre, Carlo Magni, un impiegato di 56 anni che vive a Matera. Il sostituto procuratore della repubblica Manuela Comodi, la stessa che ha messo sotto accusa l'arcivescovo di Napoli Michele Giordano, ha chiesto il rinvio a giudizio anche per lui. Tutto è cominciato nel '94, quando un vicino di casa di Antonietta si è confidato con un maresciallo dei carabinieri raccontandogli che la donna si era disfatta del bambino che portava in grembo. Nel '96, seconda denuncia. Ma l'episodio più grave risai" all'anno scorso, quando i carabinieri irruppero in casa Giacobino. Lei era a letto, diceva di avere un gran mal di testa. In realtà, sotto le coperte, nascondeva il neonato con il cordone ombelicale non ancora reciso. Il bimbo era morto, soffocato dal lenzuolo in cui la madre lo aveva avvolto per nasconderlo. L'anno scorso Antonietta ha fatto nascere il quarto figlio, anche questo svanito nel nulla.
Persone citate: Antonietta Giacobino, Carlo Magni, Giacobino, Manuela Comodi, Michele Giordano
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