Cecenia, i generali al Cremlino: non fermateci di Anna Zafesova

Cecenia, i generali al Cremlino: non fermateci I militari preoccupati dopo le pressioni internazionali per una soluzione politica a Istanbul Cecenia, i generali al Cremlino: non fermateci L'Armata a due km da Grozny Anna Zafesova MOSCA L'armata russa è a due chilometri da Grozny. I militari ieri si sono avvicinati alle porte della capitale cecena, coronando così una settimana segnata da vittorie strategiche I generali promettono che entro pochi giorni il cerchio si chiuderà definitivamente e 1 leader ceceni rimarranno bloccati nella «loro» capitale. E lanciano un avvertimento. Il generale Shamanov, numero due delle operazioni nel Caucaso, in un'intervista al quotidiano «Kommersant» ha dichiarato, alludendo alle pressioni esercitate su Mosca al vertice di Istanbul: «Se ci dovessero fermare, sarebbe un tradimento nei confronti dei soldati cui ordino di combattere e morire. Non avrei più il diritto di rimanere nelle Forze Armate». Ieri le truppe russe provenienti da Ovest erano già a un passo dal quartiere Zavodskoj, alla periferia di Grozny. Soltanto tre-quattro chilometri dividono le prime linee del fronte russo da Andreevskaja, un sobborgo a Sud-Ovest. Entrambi i quartieri sono stati martellati per tutta la giornata dall'artiglieria. A Nord i militari si sono avvicinati all'aeroporto, importante base dei guerriglieri. Ma l'assedio non è ancora completamente chiuso. A Sud e a Est i russi distano dalla città ancora 15-20 chilometri. E soprattutto gli strateghi di Mosca non hanno ancora deciso cosa fare della capitale cecena: prenderla d'assalto, rischiando centinaia di vittime nella guerriglia urbana, oppure raderla al suolo con i bombardamenti, come suggerisce qualcuno. Nikolaj Koshman, il rappresentante della presidenza russa in Cecenia, ha già ipotizzato il trasferimento della capitale a Gudermes: «Grozny è quasi distrutta - ha ammesso candidamente - si fa prima a costruire una città tutta una nuova che a rimetterla in piedi». ,, ; A Gudermes) seconda città cecena, ieri è stata ripristinata la fornitura di gas e prossimamente tornerà anche l'elettricità, come ha promesso il capo dell'ente energetico russo Anatolij Ciubais durante una visita in Cecenia. Mosca sta pensando di insediare a Gudermes un governo filorusso della Cecenia, e ieri responsabili di Mosca hanno indicato il muftì della città come un possibile interlocutore ai negoziati di pace. Per U momento i militari continuano la loro avanzata, che pare inarrestabile. Ieri le truppe sono entrate anche a Samashki, villaggio a Ovest di Grozny. All'operazione terrestre era preceduta una settimana di intensi bombardamenti. Si tratta anche di una conquista simbolica: nella guerra precedente, nel '94-96, i russi avevano incontrato a Samashki un'agguern t a resistenza e, dopo aver finalme:> te preso il villaggio, i soldati infu¬ riati l'avevano «ripulito» di quasi tutti i suoi abitanti, provocando uno scandalo internazionale. Oggi però il Cremlino non ha intenzione di badare alle proteste contro l'eccessiva crudeltà dei militari provenienti dalle capitali occidentali. Ieri il presidente russo, reduce dal vertice dell'Osce a Istanbul, si è presentato al Cremlino convocando nel suo ufficio il premier Vladimir Putin, il ministro degli Esteri Igor Ivanov e quello della Difesa Igor Sergheev. Il primo ha fatto a zar Boris un rapporto sullo sviluppo dei combattimenti nel Caucaso, mentre Ivanov e Sergheev dovevano riferire sul vertice di Istanbul, abbandonato da Eltsin prima della conclusione. Una conclusione che ha lasciato Eltsin «soddisfatto» nonostante la pioggia di critiche contro Mosca: «A Istanbul ò stato fatto un passo importante verso la sicurezza e la stabilità del continente europeo». La difesa appassionata della guerra, fatta dal padrone del Cremlino al vertice in ìnrehia, gli ha guadagnato, contrariamente al solito, applausi dell'opinione pubblica russa. Ieri quasi tutti i giornali commentavano lo scontro tra la Bussia e il resto dell'Osce come «vittorioso». Opinione confermata ieri anche da Ivanov: «La Bussia a Istanbul ha vinto», ha detto dopo aver incontrato il Presidente. Il governo presenta come una vittoria del Paese il summit in Turchia. Eltsin ha un sussulto di popolarità per la fermezza dimostrata Un soldato russo conti olla la strada che porta a Achkhoi-Martan, 25 chilometri a Sud-Ovest di Grozny