Clinton: adesso il banco di prova è nei Balcani

Clinton: adesso il banco di prova è nei Balcani Uncolloqa^ tra il leader Usa e il premier italiano ha aperto rincontro sul «Riformismo del XXI secolo» Clinton: adesso il banco di prova è nei Balcani Minaccia per l'aereo che accompagnava ilpresidente Maùrfalé Molinari inviato a Firenze La stretta di mano fra D'AIema. e Clinton sui gradini dell'entrata a Villa La Pietra ha segnato ieri sera l'inizio dell'incontro sul «Riformismo del XXT secolo». Nel colloquio di 40 minuti che ne è seguito i leader di Italia e Usa si sono trovati d'accordo su due argomenti: affrontare la sfida della stabilità nei Balcani mettendo alle strette Slobodan Milosèvic ma evitando l'indipendenza del Kosovo; rafforzare il progètto della «Terza Via» nei contenuti, nella struttura organizzativa e nel numero dei paesi partecipanti, a cominciare dal prossimo summit che si svolgerà a Berlino nel 2000. «Sono i Balcani la nostra vara sfida» ha dettò subito Clinton \ D'AIema, in abito scuro e cravatta, crema. Concordando con D'AIema sulla necessità di rafforzare il «Fatto di Stabilità)) ed i progetti di ricostruzione, Clinton ha detto che bisogna consentire ai paesi dei Balcani di «condividere la prosperità». Pieno accordo fra i due leader su Milosevic. «Sono a favore di un'immediata revisione delle sanzioni se ci saranno libero elezioni in Serbia» ha sottolineato Clinton, facendo poi sua la proposta italiana di ascoltare le richieste dei paesi rivieraschi del Danubio per una ripresa della navigazione «ostacolata da Milosevic che chiede prima la ricostruzione dei ponti». «Non bisogna lasciare alcuna carta in mano «Milesevic» ha detto a più riprese Clinton, che si è poi mostrato «profondamente preoccupato» per il rischio della prolifera-, ziohe di Stati indipendenti nei Balca- ni «a cominciare dal Kosovo». Pieno sostegno di Italia e Usa al Montenegro alle prese con un difficile braccio di ferro con Belgrado. Clinton ha mostrato interesse per Iniziativa italiana di convocare ad Ancona in primavera una «Conferenza sulla sicurezza in Adriatico». C'è stato il tempo anche per uno scambio di vedute sui risultati del vertice del- l'Osce ad Istanbul. «La dichiarazione firmata dalla Russia sulla Cecenia è stata un momento importante perché è caduti.: la barriera della non interferenza negli affari interni per ragioni umanitarie» h? commentato ii capo della Casa Bianca. I due leader hanno poi discusso su «come» rafforzare la «Terza Via» (questo il vocabolo adoperato da Clinton). Due i progetti su cui si è trovata l'intesa: l'organizzazione fra pochi mesi a Berlino di un nuovo incóntro fra i leader riformisti, allargato ad altri paesi europei a guida socialista ed al Canada; l'istituzione di una fondazione ad hoc destinata a diventare il forum permanente di incontro fra le due anime atlantiche del «Riformismo del XXI secolo». All'intenso colloquio erano presenti il segretario di Stato Madeleine Albright, il ministro degli Esteri Dini, il ministro del Commercio Estero Fassino ed i due ambasciatori Thomas Foglietta e Ferdinando Salleo. L'arrivo di Clinton era stato prece _Jto dalle notizie su un allarme bomba a bordo dell'aereo con i gionalisti al suo seguito ma il presidente americano non ne ha fatto cenno nel suo colloquio con D'AIema. Terminato l'incontro D'AIema e Clinton hanno raggiunto sul terrazzo coperto di Villa La Pietra gli altri leader - Blair, Jospin, Schroeder, Cardoso - per la cena di gala, aperta da un intervento con cui il presidente della commissione Ue Prodi ha voluto difendere e rilanciare il «mo- dello sociale europeo». Per Prodi l'Europa porta le pioprie conquiste sullo Stato Sociale come contributo al «Riformismo del XXI secolo» ma ammette che si tratta di un modello da «riformare ed ammordenare» perchè «altrimenti non saremmo in grado di competere con paesi a salari bassi ed alta tecnologia». Poi Prodi ha criticato la loro «lentezza nell'abbracciare la società dell'informazione che è una delle basi dell'incremento dei posti di lavoro in Usai». Come dire: è nascosto dentro Internet uno dei motivi della differenza di crescita fra Stati Uniti ed Europa. E' toccato a Clinton chiudere la serata' .••Siamo qui per capire se possiamo sviluppare un governo che assicuri più benefici e più uguaglianza mantenendo lo stes so sost egno politico». All inaugurare gli appuntamenti bilaterali era stato in precedenza il pranzo fra D'AIema ed il presidente brasiliano, Cardoso, seguito da colloqui con Jospin e Guterrez. Nel colloquio con Cardoso l'accento è stato posto sui temi economici. L'ospite lusitano ha definito «molto importante» il colloquio in vista dei prossimi appuntamenti fra Dee latinoaniericani. «Dobbiamo scambiarci le ideo per essere piii uniti e vivere in una società più equa e più giusta» ha diuto Cardoso rivolto a D'AIema, che lui replicato: «Quest'incontro non e fra Stati ma fra persone che condividono una base comune di valori per dar vita ad un ordine nuovo ce si lasci alle spalle le tratture ideologiche della guerra fredda». La tavola intornia di oggi a Palazzo Vecchio dirà il resto. E tra pochi mesi si terrà a Berlino un nuovo summit allargato al Canada e ad altri Paesi europei a guida socialista Il presidente degli Stati Uniti Sili Clinton con Massimo D'AIema II premier francese bonel Jospin