Nasce la «fondazione» di tutti i progressisti di Fabio Martini

Nasce la «fondazione» di tutti i progressisti Un «ponte» tra socialisti europei e democratici Usa. Ma Prodi rilancia il modello del Vecchio Continente Nasce la «fondazione» di tutti i progressisti Oggi D'Menta annuncia l'accordo Fabio Martini inviato .1 FIRENZE l'or lui e una giornata speciale e si vede: Massimo D'Alema è compiaciuto, quasi ilare e non la nulla per dissimularlo. In una splendida sala di palazzo l'itti, il presidente del Brasile Fernando Hcnrique (lardoso sta accennando alla comune passione di italiani e brasilia ni • por il calcio. D'Alema lo ascolta, sorride, improvvisa mente si metto a ridere, indica un paio di cronisti appassionati di calcio, continua a ridere, infrangendo per qualche attimo l'etichetta. E cinque ore più tardi, all'arrivo dei Clinton a Villa La Pietra, D'Alema in attesa in cima alle scale, si china, quasi si inchina, per stringere la mano al Presidente degli Stati Uniti. Sabato 20 novembre resterà una gran giornata per Massimo D'Alema. Durante la cena di gala nel suggestivo scenario di Villa l.a Pietra, ha parlato a tu por tu con Clinton (sia pure con l'aiuto dell'interpreto), lui chiacchierato con Hlair, Jospin, Schroedcr. E oggi l'effetto spot, si dilaterà: il capo del governo italiano discuterà nicn (.(.'dimeno che di «riformismo noi ventunesimo secolo» assiemo agli altri leader progressisti del inondo. Ma c'è una ciliegina sulla torta che gli sherpa di I )'Alema hanno preparato per il loro capo, una sorpresa che potrebbe- dare «ancora più forza al vertice: l'annuncio della nascita di una Fondazione inter- nazionale in grado da fare da ponte tra i socialisti europei e i democratici americani. Ouasi certamente l'annuncio sarà fatto oggi alla conclusione del vertice. Clinton e D'Alema no hanno parlato ieri sera nel loro breve incontro a Villa La Pietra: il presidente degli Stati Uniti ha accennato all'utilità di avere «una molteplicità di fondazioni» politicocultural! e D'Alema gli ha risposto che sarebbe interessante so le forze progressiste europee confluissero in «un'unica fondazione». Ma sono le regole della diplomazia: oggi le due posizioni si comporranno e so non ci saranno sorprese, D'Alema potrà dare l'annuncio della nasci la di una Fondazione, con sede a Firenze, che dovrebbe dare continuità ni confronto tra le duo famiglie del progressismo internazionale. Al progetto della Fondazione hanno lavorato in queste ultime settimane le diversi: diplomazie o durante questo lavorio sono emersi progetti curiosi come quello trapelato dai collaboratori del Presidente degli Stati Uniti: far nascere una Fondazione Clinton subito dopo la conclusione del mandato presidenziale. Ma nelle ultime ore il varo della Fondazione intemazionale sembrava avesse incontrato qualche resistenza. Due giorni fa Marta Dassù, fidata collaboratrice di D'Alema e regista del seminario fiorentino, ammetteva: «A conclusione dell'incontro faremo un annuncio importante». Ma ieri sera, prima della cena di gala a Villa La Pietra, i collaboratori di D'Alema erano più prudenti, parlavano di una «rete collaborativi tra le fondazioni dei diversi partiti». Il rebus avrà una soluzione soltanto questa sera, ma intanto un appuntamento è già fissato: a marzo Clinton e i leader progressisti europei si incontreranno di nuovo, stavolta a Berlino. E quel giorno ci sarà anche Nomano Prodi, che ieri sera ò stato accolto con calore dagli invitati di Villa La Pietra, prestigioso campus della New York University in Italia. E proprio Prodi - che un anno fa assieme a Clinton e a Blair partecipò al primo dibattito sulla "Terza via" a New York - ha pronunciato ieri sera un discorso importante, non di circostanza. Un saluto non formale nel corso del quale Prodi, da una parte, ha riconosciuto «l'eccezionale successo» del modello americano sul piano occupazionale e dall'altra ha rilanciato il «modello sociale europeo», sia pure in termini abbastanza problematici, parlando esplicitamente dell'idea di «innalzare l'età pensionabile», di cui si sta discutendo «con interesse». Certo, Prodi non ha certo nascosto i successi della nuova Europa; «L'Unione Europea sta ottenendo un successo tale che c'è già una dozzina di altri Paesi europei in coda per entrare e a medio termine il numero degli Stati membri dell'Unione passerà da 15 a 20, 25, forse addirittura 30 e sarà uno dei momenti più importanti della nostra storia». Ma Prodi è stato prodigo di riconoscimenti verso il presidente Clinton: «Gli Stati Uniti sono riusciti a ottenere quella straordinaria e inafferrabile combinazione di bassa inflazione, crescita vigorosa e bassa disoccupazione!». E nel proliferare di slogan ("terza via", "nuovo centro", "Ulivo mondiale"). Prodi ha voluto aggiungere il suo: «Dobbiamo imboccare una "nuova via"». Il presidente della Commissione Ue «Con l'occupazione avete ottimi risultati ma come state a giustizia sociale?» Soddisfattissimo il premier si gode l'effetto-spot. Parla a tu per tu con Clinton, di calcio con Cardoso o o r o è a e